Re: emissività: un semplice paradosso

From: mythsmith <spam_at_modena1.it>
Date: Mon, 12 Feb 2007 17:42:27 +0100

> Scusami Daniele, forse qualcun altro ha capito cosa vuoi dire, ma io
> no.

S� sono stato molto poco chiaro. Ma ho pensato che ad inviare una rettifica
ci sarebbero voluti giorni e giorni prima della pubblicazione quindi tanto
valeva aspettare che qualcuno rispondesse o si lamentasse, e rispondere
miratamente.

> Se tu parti da un corpo nero a temperatura differente da quella delle
> lenti e delle pareti, dopo un p� si raggiunger� l'equilibrio termico,
> ovvero tutti i corpi si troveranno alla stessa temperatura, e cos�
> semplicemente finisce il discorso! Come fa ad esistere una differenza
> di temperatura se, per definizione, all'equilibrio termico non c'� una
> tale differenza?

Il concetto era: l'equilibrio tra radiazioni emesse e radiazioni assorbite
(chiamiamolo equilibrio "radiante") si ottiene quando _non_ si �
all'equilibrio termico. Perch� � maggiore il flusso di energia radiante che
va da A a B rispetto a quello che proviene da B.
L'equilibrio radiante (altro errore) si raggiunge quando B � ad una
temperatura maggiore di A (prima ho scritto il contrario...).

>
> Se poi, ad equilibrio termico raggiunto, un corpo emette, e quindi
> assorbe, di pi� di un altro, non ha importanza, perch� tanta potenza
> emette e tanta ne assorbe allo stesso tempo; ma non ho capito se era
> di questo che stavi parlando: "Quindi parte della radiazione emessa
> dal corpo nero dietro alla lente A non gli ritorna mai indietro" E
> qual'� il problema? Se il corpo nero, o il corpo A o un corpo
> qualunque, perde un tot di energia, la sua temperatura diminuisce
> finch� ha raggiunto l'equilibrio termico con gli altri corpi.

Il problema � che il corpo nero N � in equilibrio termico con i vari corpi
attraverso meccanismi di trasmissione diversi. Ad esempio, � in equilibrio
termico con A per contatto diretto, mentre � in equilibrio temico con B
solo grazie all'energia radiante che entrambi emettono.

Problema: N emette 100. 90 vengono assorbiti dalla lente polarizzante A
contigua, perch� hanno polarizzazione sbagliata. Altrettanti passeranno da
A ad N, visto che sono in contatto diretto, o per agitazione termica o
qualsiasi altro meccanismo di trasporto del calore.

Quei 10 che passano intatti attraverso A vengono tutti assorbiti da B,
perch� ha polarizzazione inversa. Il calore che va da N a B � quindi 10.
Quanto gliene torna indietro? Nulla... tutto ci� che viene emesso da B viene
per forza bloccato su A, perch� ha polarizzazione opposta.

Quindi, nonostante tutti i corpi siano alla stessa identica temperatura
all'inizio dell'esperimento, si dovrebbe osservare un flusso di calore da N
a B. Che manterrebbe cos� una temp. leggermente superiore ad A ed N, in
funzione della velocit� di trasmissione del calore attraverso A. (se A
fosse perfettamente isolante e riflettente - cio� non emittente - , avremmo
che N potrebbe anche trasferire tutta la sua energia termica a B!).

Tutto ci� � espressamente vietato dalla termodinamica, quindi deve esserci
un errore grossolano.
Ma dove?

-- 
http://daniele.modena1.it
Received on Mon Feb 12 2007 - 17:42:27 CET

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