Re: cuore: per favore, urgente.

From: Med <depositofiles_at_katamail.com>
Date: Sun, 28 Jan 2007 11:18:02 +0100

"Elio Fabri" <elio.fabri_at_tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:521nq6F1mucvuU1_at_mid.individual.net...

> Dovrebbe, ma ho l'impressione che sia solo una questione di numeri.
> Mi spiego: io non ho un'idea di quale sia la velocita' del sangue
> nell'aorta, ma tu dovresti averla.
> Prova a calcolare, applicando il teorema di Bernoulli, la differenza
> di pressione: sospetto che venga trascurabile.

E come lo applico? Ipotizzando nulla la velocit� del sangue nel cuore? E'
lecito? Il termine gravitazionale inoltre � piccolissimo. Se � a queste
condizioni che devo calcolarle la differenza di pressione, beh...allora �
piccolissima.



> Capisco, ma che posso dirti? Ci vorrebbe un disegno...
> Devi immaginarti una confluenza verso l'uscita dalla cavita'.
S�, immagino.... vedi subito dopo....

>> Se per esempio la cavit� si aprisse in un vaso piccolo, mi aspetterei,
>> per un fluido ideale o reale, ma in assenza di resistenze viscose
>> significative, una caduta della velocit� in prossimit� del foro ed una
>> proporzionale riduzione della pressione.
> Volevi dire un _aumento_ della velocita' e una riduzione della pressione.

Assolutamente s�. Dove c'� la riduzione di calibro, in prossimit� dello
sbocco dell'aorta dal cuore, le linee di flusso confluiscono, si addensano
con aumento della pressione e riduzione della pressione (nella misura
calcolabile con B.)



> Anche qui occorrerebbero dei dati che non so...
> Nel corso della contrazione il sangue viene accelerato, e per questo
> occorre una differenza di pressione.
> Ma bisognerebbe sapere quanto vale l'accelerazione.
> Sospetto che il gradiente di pressione dvuto all'accelerazione si ossa
> trascurare, ma non ne sono sicuro.

Quindi, vediamo se ho capito, tu dici: per buttar fuori il sangue, la pompa
deve accelereare ogni elemento dV di volume e ci� richiede una differenza di
pressione, ossia di forza che agisce sulle facce dela parallelepipedo di
voume dV e massa dm. Tuttavia questa differenza potrebbe essere trascurabile
e quindi giustificare il perch� nella routine medica si infili una sonda nel
cuore per via retrograda vasale e si registri la pressione al tempo t. nel
punto, indifferente, in cui si � fermata la sonda?
Beh....a volte tanti problemi si risolvono prorpio come dici, introducendo
valutazioni quantitative. Cio� numeri, spesso trascurabili.

Io pensavo anche all'orientamento della sonda. Potrebbe trovarsi
tangenzialmente al flusso, oppure potrebbe trovarsi normalmente ad una linea
di flusso che rallentando cos� in prossimit� di essa, eserciterebbe una
pressione laterale (la famosa apparente esistenza di due pressioni: statica
o laterale e dinamica).
FOrse anche in questo caso sono trascurabili le differenze. Che ne pensi
(sempre senza darti, ma solo esprimendoti sulla correttezza del
ragionamento)?

Grazie
M.
Received on Sun Jan 28 2007 - 11:18:02 CET

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