Re: elettrocalamite e correnti indotte
On 28 Gen, 20:13, "cometa luminosa" <a.r..._at_usl8.toscana.it> wrote:
> On 26 Gen, 09:34, "Mino Saccone" <mino.sacc..._at_fastwebnet.it> wrote:
>
>
>
> > "Alfonso12" <alfonsopag..._at_libero.it> ha scritto nel messaggionews:1169712806.069007.244840_at_s48g2000cws.googlegroups.com...
>
> > > Immaginate di avere un'elettrocalamita che tiene sospesa una sfera in
> > > acciaio, ad un certo istante si apre il circuito e questa cade. Le
> > > correnti che si generano per autoinduzione, tendono a trattenere o a
> > > respingere la sfera?
> > > A mio parere dovrebbero tendere a trattenerla, per� facendo
> > > un'esperimento simile con i miei alunni per misurare g, ho rilevato una
> > > valore maggiore (circa 10.3).
> > Direi di si'. Le correnti indotte nel nucleo dell'elettrocalamita e nella
> > pallina sono equiverse, quindi si attirano.
>
> > Piu' ci sara' un po' di magnetismo residuo in entrambe.
>
> > Quindi la caduta sara', almeno nella parte iniziale, leggermente frenata.
>
> > Meglio quindi un sistema di sgancio meccanico o, meglio ancora, il vecchio
> > pendolo (magari composto)Giusto. Per� lui dice l'opposto, cio� che non � frenata, ma
> accelerata!
> Forse ci sono degli errori nel procedimento di misura.
Dau valori si ottiene un g > 9.8 e precisamente 10.2. Riesci a
spiegarmi come mai si respingono?
Ragionando sul principio di Faraday, direi che i due campi B (nel
ferro e nel solenoide) tendo ad autosostenrsi (x autoinduzione),
quindi ad attrarsi.
Received on Mon Jan 29 2007 - 18:47:24 CET
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