Il 27 Gen 2007, 10:20, "Luca" <lucasmn_at_tele2.it> ha scritto:
> Quando si calcola classicamente la pressione del gas secondo la teoria
> cinetica, ovvero calcolando la forza media sulla parete di un contenitore
> come rapporto tra la variazione della quantit� di moto lungo la direzione
> perpendicolare alla parete e il tempo che intercorre tra due urti
successivi
> della stessa molecola, non � che si sottostima la forza? Infatti io, se lo
> sapessi, metterei al denominatore il tempo di durata dell'urto, e non
tutto
> il tempo 2a/v, se a � lo spigolo del contenitore.
Quello che si stima � il valor medio della forza che agisce
sulla parete. Non il valore della forza, in effetti il valor medio
sottostima di molto il valore di picco della singola forza.
Valor medio in che senso?
Supponiamo di avere numerato le molecole, 1,2,...N
su ogni molecola la parete esercita una forza, che per
azione e reazione � anche la forza che la molecola
esercita sulla parete, f1(t) f2(t) .... f_N(t) l'effetto di
questa forza � variare l'impulso di una quantit� nota,
ogni volta che la molecola � in contatto con la parete,
la forza media per molecola � definita [F1(t) + ... F_N(t)]/N
la somma a numeratore � la forza totale che agisce sulla
parete. Possiamo supporre, sulla base dell'esperienza, che
questa forza sia sia pressoch� costante nel tempo, trascurando
deliberatamente le fluttuazioni, possiamo stimare il valore
di F = f_1 (t) + ... + f_N (t) mediante una media temporale
su un tempo lungo rispetto al tempo caratteristico di andata e
ritorno della molecola. Da qui in poi il ragionamento segue come
lo hai accennato.
> Ciao
> Luca
>
--------------------------------
Inviato via
http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Mon Jan 29 2007 - 17:56:59 CET