Il 30/03/2013 17:54, salvasagu ha scritto:
> Salve,
> non riesco a capire un concetto relativo alla meccanica quantistica,
> mi riferisco all'esperimento sulla diffrazione e interferenza di elettroni
> Perche' un elettrone e' detto di passare sia da una fenditura che
> dall'altra, prima di colpire lo schermo?
Pu� darsi che si tratti di un onda piuttosto che di una particella.
> Perche' il gatto di S. e' SIA vivo che morto?
> Potrei dire lo stesso nel caso di un dado lanciato su un tavolo e coperto da
> un coperchio? tutti i numeri da 1 a 6 sono CONTEMPORANEAMENTE usciti fino a
> che non lo si osserva?
> Il biglietto della lotteria che ho in tasca e' sia vincente che nullo fino a
> quando non lo guardo?
>
> Non e' che invece sia piu' semplice dire che sotto il coperchio ci sia un
> numero ben definito ma io ne conosco solo la probabilita' che sia tale?
Personalmente credo sia cos�. Ma la domanda � interessante perch�,
posta in relazione a certi apparenti paradossi della fisica, come quello
dell'elettrone che passa contemporaneamente attraverso due fenditure,
riguarda la conoscibilit� delle cose. Riguarda cio� la mente, non la
realt� fisica. A mio parere � sbagliato credere che ci� su cui
esercitiamo le nostre osservazioni sia la realt� fisica, perch� non lo
�. Quello che abbiamo di fronte alla nostra coscienza critica �
inevitabilmente la rappresentazione della realt� fisica elaborata dalla
nostra mente. E sappiamo che la capacit� della nostra mente di
elaborare una rappresentazione della realt� fisica ha dei limiti
intrinseci; che, comunque, la rappresentazione di un oggetto non �
l'oggetto, che si tratta di cose diverse tra loro.
Adottando un diverso angolo visuale si pu� anche dire che essendo la
mente il prodotto dell'attivit� di un ente fisico: il cervello, che �
parte della realt� fisica, � impossibile che riesca a comprendere
interamente in s� ci� che la comprende.
L'ovvia conclusione � che della realt� fisica nulla � perfettamente
conoscibile; che tutta la conoscenza � approssimazione.
Con queste premesse � facile concludere che ci� che definiamo come
propriet� dell'elettrone, come l'ubiquit� dell'esempio portato, siano in
realt� le propriet� della sua rappresentazione mentale, non
necessariamente quelle dell'ente fisico rappresentato.
Riguardo alla questione del biglietto della lotteria, che fino a quando
non viene visto � contemporaneamente vincente e perdente, a mio parere �
assurda, perch� si basa sulla presunzione che ci� che non si conosce non
esiste.
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Received on Sat Apr 06 2013 - 23:58:37 CEST