cometa luminosa wrote:
> Quindi, se ho capito bene tu dici che se due atomi uguali A e B si
> avvicinano sufficientemente, a quel punto non � pi� possibile
> distinguerli? Ma allora come potrebbero in quel momento avere una
> posizione ben definita? E se questo � vero per gli atomi, a maggior
> ragione lo � per gli elettroni.
Parliamo di elettroni, visto che gli atomi non sono certo puntiformi.
Quando dico che non e' possibile distinguerli dico che non e' possibile
affermare che quando le f d'o dell'elettrone 1 e dell'elettrone 2 si
sovrappongono anche solo un po' non puoi dire "questo e' lo stesso
elettrone che ho chiamato 1 un secondo fa". Non c'e` alcun modo per
dirlo (se ci fosse, la fisica dei sistemi a molti elettroni sarebbe
piuttosto diversa, anche dal punto di vista sperimentale).
Per esempio, se ho due atomi di idrogeno A e B, ben separati, e chiamo 1
l'elettrone che si trova su A e 2 quello che si trova su B, posso ancora
dire che, se faccio due misure su A, l'elettrone che ci trovo e' sempre
1; e lo stesso su B. Dopo pero' che le f d'o si sono sovrapposte non
posso piu' dirlo; posso solo dire, quando faccio la misura, "ho trovato
un elettrone qui", ma non posso dire "questo e' l'elettrone 1".
Nota pero' che le misure di posizione dell'elettrone mi danno gli stessi
risultati in entrambi i casi: una localizzazione arbitrariamente alta
della particella. Sia che li possa individuare (atomi lontani) sia che
non possa.
> Conclusione:
l'indistinguibilita' degli elettroni non ha nulla a che fare con la loro
dimensione. Sono questioni distinte. Rimane valida la discussione del
cannone elettronico e dello schermo fluorescente di uno dei miei post
precedenti.
--
Enrico Smargiassi
http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia
Received on Thu Jan 25 2007 - 16:50:30 CET