Costante di Planck

From: Glenn <uh989_at_yahoo.it>
Date: Sat, 27 Jan 2007 15:36:36 +0100

Salve,

Vorrei porre una domanda sulla storia della costante di Planck, o
meglio, sulla storia del suo valore sperimentale, so che si tratta di
un argomento trito, tuttavia ho provato a fare delle ricerche senza
trovare una risposta alle mie domande, o, se la ho trovata, non la ho
capita.

Mi sembra di aver capito quanto segue, per quanto riguarda il quanto
d'azione:

  1. La costante fu individuata per la prima volta da Planck nel 1901;
egli ritenne di aver scoperto la minima azione possibile in natura,
ovvero h (6,626 etc...)

  2. Successivamente si osservo' che non era questo il valore esatto:
bisognava dividere per 2pi.

h/2pi=h-tagliato

Ma quando avvenne tutto cio'? E ad opera di chi?
Ma soprattutto, come mai si ritenne di dover dividere il valore di h
*proprio* per 2pi? Forse per la quantizzazione del momento angolare?
Ma h-tagliato si usa anche in formule che non c'entrano col momento
angolare. Non capisco.

  3. Successivamente, si capi' che nemmeno questo valore era esatto:
esso andava ulteriormente diviso per 2 (Ma anche in questo caso, in
che anno, ad opera di chi, e in che modo si pervenne a questa
conclusione?)

Si perviene cosi' a 0.53 per 10^-34 Js, che, se non ho capito male, e'
da considerarsi effettivamente come la minima azione possibile in
natura.

E' tutto corretto?
Received on Sat Jan 27 2007 - 15:36:36 CET

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