Re: amplificatori--

From: Angelo <angelo.martini_at_katamail.com>
Date: Thu, 11 Jan 2007 14:24:11 +0100

"Darwin" <davbucci_at_tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:1168447167.515954.78310_at_k58g2000hse.googlegroups.com...

> Di solito accade l'inverso: l'amplificatore si 'siede' se l'ampiezza in
> ingresso � troppo elevata perch� pi� di tanto non puo' dare. E'
> quello che diceva Franco indicando la retta stanca.

A questo messaggio ho risposto con un post che ad ora non � ancora apparso.
Vi prego di ignorarlo perch� ho scritto un paio di nefandezze che
meriterebbero la fucilazione :-)

Quindi riscrivo qui correttamente quelloc he l� vi prego di non leggere :-)

1) abbiamo un segnale tensione-tempo
2) al tempo ti, l'ampiezza Ai � la ddp tra i morsetti che collego
all'amplificatore (o, pi� in genere, se ho un segnale inun cavo, devo avere
un riferimento a potenziale costante col quale calcolare dal ddp).
3) l'ampiezza varia da 0 a + infinito (quindi sto parlando di ampiezza come
del valore assoluto della ddp tra i morsetti).
4) la distorsione di non linearit� di solito si manifesta conun guadagno che
cresce col crescere di Ai
5) ne consegue che maggiore � Ai e maggiore sar� il valore amplificato di Ai
6) raggiunto un valore pari alla tensione di alimentazione
dell'amplificatore, il sistema si satura ed Ai diviene uguale alla tensione
di amplificazione
7) se l'ampiezza in ingresso � troppo elevata l'usicta sar� satura (nessuna
amplificazione o addirittura riduzione dell'ampiezza del segnale in uscita)

Domanda: il mio testo dice, in riferimento ad un particolare sistema che ha
molte perdite e che richiede una catena di amplificatori disposti in serie a
distanza costante x, che questa configurazione non pu� funzionare per due
ragioni:
1) amplificazione "esponenziale" del rumore
2) "digitalizzazione" del segnale causata dalla non linearit�, che fa si ch�
alcune parti del segnale ragiungano la saturazione, mentre altre si
estinguano raggiungendo una ampiezza nulla: in questo modo, si legge, si ha
che il segnale diviene del tipo tutto-o-nulla: o c'� o non c'�, o � zero o �
saturo (in uscita dall'ennesimo amplificatore, oppure, lungo il percorso x
che lo porta allo stadio successivo: o ha un valore zero o ha un valore A, a
scalini). Ora, affinxhe una parte del segnale nella catana di amplificazione
raggiunga la saturazione, basta che - rispetto al guadagno desiderato
considerando le attenuazioni lungo x - il guadagno reale al di sopra di una
certa ampiezza sia maggiore di quello desiderato. Ma affinch� un'altra parte
del segnale venga invece, nellamedesima catena di stadi, abbattuta a zero,
io credo sia necessario ANCHE che al di sotto di una certa ampiezza del
segnale, il guadagno sia NECESSARIAMENTE pi� piccolo del desiderato. Deve
cio� esistere una soglia sopra la quale il guadagno � maggiore del
"Nominale" e sotto la quale � minore. Altrimenti vuol dire che il guadagno
nominale � valido solo per ampiezze pari a zero e crescendo l'ampiezza si ha
sempre e solo un guadagno progressivamente maggiore. E tanto maggiore quanto
maggiore � l'ampiezza. Ma questo, in una configurazione di amplificatori
identici in serie, porterebbe tutto il segnale alla saturazione e l'assenza
di segnale sarebbe presenre solo laddove il segnale ha ampiezza zero, ossia
� assente.

E' corretto tutto?

Grazie
Received on Thu Jan 11 2007 - 14:24:11 CET

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