Re: amplificatori--

From: Darwin <davbucci_at_tiscali.it>
Date: 11 Jan 2007 09:10:14 -0800

Angelo a �crit :

> A questo messaggio ho risposto con un post che ad ora non � ancora apparso.
> Vi prego di ignorarlo perch� ho scritto un paio di nefandezze che
> meriterebbero la fucilazione :-)

Eh, dai...

> 1) abbiamo un segnale tensione-tempo

ok

> 2) al tempo ti, l'ampiezza Ai � la ddp tra i morsetti che collego
> all'amplificatore (o, pi� in genere, se ho un segnale inun cavo, devo avere
> un riferimento a potenziale costante col quale calcolare dal ddp).

La prima parte della frase la interpreto cosi: hai un segnale in
tensione all'ingresso dell'amplificatore. Non mi � del tutto chiaro
cosa intendi con quanto dici fra parentesi.

> 3) l'ampiezza varia da 0 a + infinito (quindi sto parlando di ampiezza come
> del valore assoluto della ddp tra i morsetti).

Quindi, puoi avere anche dei valori negativi della tensione in
ingresso.

> 4) la distorsione di non linearit� di solito si manifesta conun guadagno che
> cresce col crescere di Ai

Uhm... ti ripeto, a meno che non lo si cerchi espressamente, semmai
diminuisce quando si arriva a saturazione.

> 5) ne consegue che maggiore � Ai e maggiore sar� il valore amplificato di Ai

No, vedi punto 4

> 6) raggiunto un valore pari alla tensione di alimentazione
> dell'amplificatore, il sistema si satura ed Ai diviene uguale alla tensione
> di amplificazione

ok. Ma allora il guadagno (differenziale o anche totale) diminuisce per
forza. Anzi, a saturazione completa il guadagno differenziale tende a
zero.

> 7) se l'ampiezza in ingresso � troppo elevata l'usicta sar� satura (nessuna
> amplificazione o addirittura riduzione dell'ampiezza del segnale in uscita)

vedi il punto 6

> Domanda: il mio testo dice, in riferimento ad un particolare sistema che ha
> molte perdite e che richiede una catena di amplificatori disposti in serie a
> distanza costante x, che questa configurazione non pu� funzionare per due
> ragioni:
> 1) amplificazione "esponenziale" del rumore
> 2) "digitalizzazione" del segnale causata dalla non linearit�,
> [cut]

Che la situazione non possa funzionare non � vero. Si usano
correntemente soluzioni di questo tipo per "ridare un po' di birra" per
esempio ad un segnale luminoso in fibra ottica che attraversa l'oceano.
Si fa lo stesso anche con i segnali elettrici su linee di trasmissione
molto lunghe; lo si faceva gi� nei primi sistemi di comunicazione su
cavo coassiale.
E' ovvio che pero' tutti i problemi di linearit� degli amplificatori e
di rumore (nonch� della piattezza del guadagno in banda passante)
diventano pi� delicatini per le ragioni sopra dette e vanno presi
attentamente in considerazione in fase di progetto. E questo dipende
dal numero di amplificatori; le richieste sono diverse se di
amplificatori sulla linea ce ne sono 10 o 10000 (e magari si puo' fare
in modo che il ripetitore sia qualcosa di pi� di un semplice
amplificatore e rimetta per cosi' dire un po' in forma il segnale).
L'estrapolazione per n->infinito puo' non essere adatta se gli
amplificatori sono in un numero ragionevole.

> Ma questo, in una configurazione di amplificatori
> identici in serie, porterebbe tutto il segnale alla saturazione e l'assenza
> di segnale sarebbe presenre solo laddove il segnale ha ampiezza zero, ossia
> � assente.

Si, ma se hai una tensione positiva saturerai ad un valore massimo di
tensione positiva in uscita; se hai una tensione negativa saturerai al
valore minimo di tensione negativa in uscita.

Ma per curiosit�, di che libro si tratta e qual � il caso specifico
preso in esame?
Received on Thu Jan 11 2007 - 18:10:14 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Mon Feb 10 2025 - 04:23:36 CET