Re: Invarianza delle particelle subnucleari
Giulio Severini ha scritto:
> In base a quale principio asseriamo che le particelle subnucleari
> debbano essere identiche in ogni punto dello spaziotempo? Se, come
> sembra, tali particelle sono composte da altre 'pi�' elementari
> dobbiamo necessariamente pensare ad esse come a sistemi fisici
> complessi,
Che risuonerebbero in quella particolare configurazione
> che possono risentire dell'influenza dell'ambiente
> circostante.
e quindi ognuna diversa (seppur in maniera impercettibile) da tutte le
altre, per ovvie ragioni.{ipotesi A}
> In questo modo non � detto che un protone sulla Terra sia
> per forza identico ad uno nella galassia di Andromeda...o lo sia sempre
> stato. Possiamo anche arrivare a pensare che, escludendo le particelle
> veramente elementari se mai esistano, l'invarianza in questo senso sia
> un'illusione o quantomeno una comoda approssimazione...
Oppure sono effettivamente uguali, e quindi:
1) frutto di qualche processo (chiamiamolo creativo) che non risente
dell'ambiente {ipotesi B};
2) sono la stessa entita' che semplicemente appare a noi in punti
diversi (dello spaziotempo) {ipotesi C}.
Quale delle 3?
Io la vedo cosi': sono tutte vere, dipende dal contesto in cui ci si
pone.
Ma propendo per la {ipotesi B} come quella che appare con maggiore
evidenza.
Il fatto e' poi andare a stabilire quale tipo di processo possa
riuscire a conciliare l'indipendenza della Struttura che si viene a
creare, indipendenza dall'ambiente esterno.
Received on Fri Jan 05 2007 - 17:30:13 CET
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