Re: Invarianza delle particelle subnucleari
Giulio Severini ha scritto:
[...]
>tali particelle sono composte da altre 'pi�' elementari
> dobbiamo necessariamente pensare ad esse come a sistemi fisici
> complessi, che possono risentire dell'influenza dell'ambiente
> circostante. In questo modo non � detto che un protone sulla Terra sia
> per forza identico ad uno nella galassia di Andromeda...o lo sia sempre
> stato. Possiamo anche arrivare a pensare che, escludendo le particelle
> veramente elementari se mai esistano, l'invarianza in questo senso sia
> un'illusione o quantomeno una comoda approssimazione...
Solitamente ci si metti nell'ottica di fare un passo alla volta e di
descrivere un certo fenomeno prescindendo dalle contingenze ambientali
(e' in effetti un'ipotesi che procedere per gradi dia buoni risultati).
Si astrae cioe' dalla situazione specifca cercando di immaginare la
fisica senza effetti di ''disturbo''. Pensa ad esempio alla dinamica
del punto materiale nei sistemi di rif. inerziali: si potrebbe subito
obbiettare che non esistono forze puntiformi o sistemi perfettamente
inerziali, o l'assenza di attriti, ect...E' innegabile pero'
l'importanza delle leggi del moto del punto per tutto quello che poi
segue. Il passo successivo e' infatti aggiungere proprio gli effetti di
disturbo e valutarne gli effetti, oppure di recuperare la descrizione
originaria da quella idealizzata secondo opportuni limiti (pensa ad
esempio alle distribuzioni continue e discreta di particelle). Lavorare
con numeri reali o nel continuo e' se vuoi gia' un'astrazione, ma molto
utile e potente.
Saluti.
Received on Fri Jan 05 2007 - 19:59:01 CET
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