"Angelo" <angelo.martini_at_katamail.com> ha scritto nel messaggio
news:zrwnh.435$hU.11_at_tornado.fastwebnet.it...
>
> "Mino Saccone" <mino.saccone_at_fastwebnet.it> ha scritto nel messaggio
> news:1168012661.861862.307350_at_42g2000cwt.googlegroups.com...
>
> > L'esempio del motore e' forse un po' forzato, ma ti assicuro che in
> > elettronica l'amplificatore di corrente (collettore comune) e' molto
> > usato e proprio per scopi di "adattamento di impedenza" mantenendo
> > inalterato il segnale in tensione.
>
> Al momento in cui scrivo il presente, non ancora appare la mia risposta al
> tuo precedente post. Approfittoper� per porti altre due domande, che ho
> molto a cuore.
>
> 1) Una resistenza dell'utilizzatore troppo bassa, assorbe una quantit�
molto
> alta di corrente e quindi di energia (a proposito: "carico grosso" �
> sinonimo di resistenza bassa o alta?). E' chiaro il discorso che tu fai:
di
> come cio� un utilizzatore che assorba troppa corrente faccia crollare la
> tensione a valle della Rinterna. Domanda: ma prescindendo dalla Rint, che
> possiamo fingere essere nulla, ci sar� comunque un limite alla corrente
> erogabile da un generatore? Certo che s�: in fondo la resistenza interna
non
> fa altro che far crollare la tensione, quando la corrente sale. OK. Ma
> prescindendo, dicevo da Rinterna, come si manifesta questo limite? Pensavo
> alla batteria comune: si scarica e cos� si riduce la sua tensione (sempre
> ipotizzando Rint = 0). Ma penso che anche sorgenti di tensione differenti
> dalla batteria chimica, oltre una certa corrente, sempre prescindendo
dalla
> Rint, ad un certo punto cederebbero riducendo la ddp (che a Rint = 0
> coincide con la fem).
> E' coprretto cio?
>
Se parliamo, come mi pare di oggetti reali occorre precisare che:
Rint nulla si ottiene in pratica solo con artifici (alimentatori
stabilizzati, dinamo con avvolgimenti compensatori, etc...) e in un ben
delimitato campo di utilizzo, ovvero fino alla corrente massima nominale.
Passato questo limite si entra in "zona rischio" ovvero:
Abbassamento della tensione fuori dai limiti di specifica
Intervento delle protezioni (temiche, magnetiche, elettroniche magari di
tipo fold-back, cioe' che fanno crollare di colpo la tensione )
Danni all'apparecchio piu' o meno definitivi
>
> 2) torniamo all'amplificatore di tensione. Ho letto che la linearit� non �
> sempre assicurata. Ho capitop cos'� la linearit�, ma non da cosa dipenda
la
> non linearit�. Cio� da quali caratteristiche del segnale. Mi pare di aver
> intuito due di queste caratteristiche: ogni segnale ha un suo spettro; non
> tutte le frequenze possono essere amplificate allo stesso modo; ergo il
> segnale amplificato cambia la sua forma d'onda.
> Seconda intuizione: un segnale variabile in tensione assumer�, per
> l'appunto, diversi valori di tensione. Le tensioni alte potrebbero per
> esempio essere amplificate molto pi� delle basse. E se disponessimo in
serie
> (per esempio perch� la linea perde moltissimo lungo il suo tragitto) tutta
> una serie di tali amplificatori, le conseguenze diverrebbero drammatiche:
> avremmo alla fine solo o saturazione o assenza di segnale (una
> segnale...binario...tutto-o-nulla). Questo perch� le tensioni basse
> verrebbero amplificate meno delle alte e ad ogni stadio di amplificazione,
> le differenze si accrescerebbero sempre pi�.
>
> Ho capito bene?
Si'
Il segnale puo' essere distorto in vari modi:
Dipendenza dell'ampiezza dalla frequenza. Questa e' la piu' comune delle
distorsioni. Di solito gli amplificatori garantiscono la linearita' entro un
prefissato numero di dB in un prefissato campo di frequenze. P.es. un buon
amplificatore audio dovra' garantire una uniformita' di amplificazione
(entro qualche dB) su tutto il campo udibile (diciamo da 20 Hz a 20 kHz).
Il segnale puo' avere una distorsione di fase dipendente dalla frequanza.
Per un segnale audio questa distorsione e' praticamente insignificante (i
patiti dell'alta fedelta' insorgeranno!!!), per un segnale video o ancor
piu' se digitale, la distorsione di fase puo' rendere la trasmissione
inintellegibile.
Distorsione per non linearita' dei componenti o non linearita' in cc. Chi
guarda le caratteristiche di collettore di un transistor si accorge che
facilmente la linearita' corrente di collettore / corrente di base e' una
retta stanca :-) (cioe' piu' o meno incurvata verso il basso). A questo,
dove serve, si rimedia con accorgimenti circuitali vari tra cui,
fondamentale, la reazione negativa (o controreazione). I "gates" digitali
che non si curano della linearita' del segnale possono tranquillamente fare
a meno di queste correzioni, gli amplificatori analogici (audio e video)
devono invece correggerla.
Saturazione: Ogni amplificatore lavora in un certo intervallo di
tensione-corrente-potenza stabilito a progetto. Se si superano questi
valori, il nostro segnale (supponiamolo sinusoidale tanto per fissare le
idee) si trovera' con le teste e le code tagliate. Qui l'unico rimedio e'
abbassare il volume. Attenzione che, se lo stadio che va in saturazione
precede il potenziometro del controllo di volume, la distorsione avviene
ovviamente lo stesso.
e probabilmente tanti altri che non mi vengono in mente.
A tutto cio' vanno aggiunti segnali di disturbo (i cosiddetti fruscii)
continui o improvvisi, ma questo e' tutto un altro capitolo.
Saluti
Mino Saccone
Received on Sat Jan 06 2007 - 13:50:11 CET
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Mon Feb 10 2025 - 04:23:36 CET