"Luca" <postmaster_at_pres8.biz (W@!�!)> ha scritto nel messaggio
news:4586d58b_2_at_x-privat.org...
> I vettori dovrebbero essere direzionati quindi non con un segno, un segno
> per ogni componente che da' la direzione su quella componente.
> Quando si prende "la velocita" parlando genericamente si intende il
> modulo, che in quanto tale e' positivo.
>
> Pero' a volte fa' comodo mettere i segni ai moduli per fare i conti.
>
> Ad essere rigorosi si dovrebbe usare sempre i vettori per i quali non ci
> sono questi problemi.
>
> Ma visto che a volte si risolvono ben prima i conti usando grandezze
> scalari con segno..fino a che non ci si confonde troppo si fa questa
> confusione tra i due tipi di grandezze.
Perdonatemi tutti, ma la spiegazione a cui rispondo � quella che mi
chiarisce meglio le idee (pur essendo validissime anchel�e altre). Perch�
per me, mettere un meno davanti ad uno scalare per indicare un verso di
percorrenza, � pur sempre una convenzione simile, ma non cos� completa, a
quella che ha portato alla costruzione del concetto di vettore. Nel caso del
vettore, il segno meno alle tre componenti scalari indica solo una precisa
coordinata del sistema di riferimento adottato, e quindi non vuole indicare
un verso (neppure quando il vettore coincide con un asse, visto che in
realt� rimane un vettore, cio� una terna con un numero magari negativo e due
zeri per gli altri due assi). Mettere un meno davanti al modulo della
velocit� per invertirne il verso, per me � una specie di "vettorializzazione
parziale" della grandezza velocit�.
Del vettore si prende solo modulo e verso e se ne ignora la direzione, visto
che � gi� stata fissata altrimenti. Ma utilizzare i vettori "tutti interi",
sarebbe a mio avviso pi� completo e risponderebbe alla ragione perc ui i
vettori sono stati "inventati". E'solo la spiegazione che miconvince di pi�,
ditemi se sbaglio.
Grazie a tutti.
Received on Wed Dec 20 2006 - 10:19:26 CET
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