"Bruno Cocciaro" <b.cocciaro_at_comeg.it> wrote in message
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> Sia vL la velocita' limite per le onde luminose. Immaginiamo un'onda
> luminosa O che si propaga, in un certo riferimento R, a velocita' vp<vL. O
> sia mediatrice delle forze che tengono insieme un certo regolo Reg. Sia R'
> un nuovo riferimento inizialmente in quiete rispetto a R e dentro R' sia
> posto il regolo Reg. R' si metta in moto ad una velocita' v' compresa fra
vp
> e vL. In R osserveremmo l'assurdo che Reg si sta muovendo ad una velocita'
> maggiore della velocita' delle onde che mediano le forze che lo tengono
> assemblato. Dovremmo dire che, poiche' all'interno di R' si trova Reg,
> allora il limite massimo per v' e' dato da vp.
In realta' si potrebbe anche ipotizzare che la velocita' di propagazione dei
segnali luminosi dipenda dal moto della sorgente. Cosi' Reg potrebbe anche
trovarsi all'interno di R' che si muove, rispetto a R, a velocita' v'>vp
verso destra. vp sarebbe la velocita' di propagazione dei segnali luminosi
mediatori delle forze che tengono assemblato Reg, nel riferimento di quiete
di Reg. Pero' se Reg fosse in moto, allora emetterebbe verso destra onde a
frequenza maggiore rispetto a quelle che emetterebbe nel riferimento di
quiete, cosi' quelle onde (nell'ipotesi di velocita' delle onde dipendenti
dalla frequenza delle stesse) potrebbero comunque avere velocita' maggiori
di di v', risolvendo cosi' il paradosso. Mi pare comunque che la revisione
della relativita' dovrebbe essere profonda. Pero' in effetti potrebbe anche
darsi che possa sopravvivere. Tu, cometa luminosa, sai per caso di gente che
ha investigato l'ipotesi di velocita' della luce nel vuoto dipendente dalla
frequenza ?
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Sun Dec 03 2006 - 18:59:47 CET