desasosiego ha scritto:
> Cometa luminosa, io ti posso dire che il fotone � una particella a
> massa zero.
E io ti chiedo a questo punto:
una entita' in quanti modi puo' presentarsi a noi?
La particella (quanto e' brutto sto termine) cosa e'?
Oserei abbozzare una definizione.
Usiamo per "particella" (soltanto in questo contesto) il termine
"corpuscolo", e' piu' indicativo dato che "Particella" deriva da
"Parte", e vorrebbe indicare quel piccolissimo costituente, al
limite.... anche elementare, di cui una "entita'" (intesa come corpo)
e' composta.
Se esiste una "entita'" allora <<noi>> ne possiamo percepire
oggettivamente l'esistenza solo dopo che essa sia stata specificata!
Bisogna intendere bene quel e' il soggetto della analisi, e quindi
identificare senza ambiguita' "quella particolare entita' ".
Le entita' si dividono in 2 : astratte e concrete! Il corpuscolo che
noi si sta intendendo e' concreto, a differenza di entita' astratte che
vivono solo nella nostra mente e che non hanno un corrispettivo
naturale: la pacienza, la moda, la stupidita'.....
Una entita' concreta si manifesta attraverso il corrispondente
(univoco) tra l'idea e la sua essenza.
E questa e' filosofia della semantica!
Ma e' bene partire col piede giusto, altrimenti si capita nell'errore.
Bene, i corpi sono nella natura, ed hanno la caratteristica di poter
essere individuati oggettivamente da tutti, onde evitare confondimenti!
Come si identificano i corpi?
1) La loro posizione;
2) Il tempo in cui e' la posizione di cui al punto uno;
3) Le loro dimensioni;
4) Le loro qualita';
1 e 2 sono caratterizzazioni "esterne" , 3 e 4 sono "interne"... al
corpo stesso.
Ovviamente una individuazione avviene sempre nell'ordine esposto.
Cioe' e' possibile usare solo la 1 oppure solo la 1 e la 2 per
l'identificazione, mentre sarebbe difficile usare ad esempio solo la 3
o la 4. L'ordine e' importante.
Perche' la 1 possa aver luogo come bisogna che siano le condizioni?
C'e bisogno di avere "lo sapzio", come tutti noi lo intendiamo fin dai
tempi di Aristotele, e cioe': L'immenso vuoto che puo' contenere la
materia!
Lo spazio perche' sia tale (aristotelico, e dunque anche del pensiero
occidentale) ha da soddisfare al principale vincolo:
E' lo spazio tale se esso contiene un solo corpo in una precisa
posizione, non puo' un corpo occupare lo spazio gia' occupato da un
altro corpo senza scostarlo, cioe' compenetrarsi e' impossibile!
E quindi si va avanti nella discussione. Guarda, tale distinzione e'
fondamentale!
Se tu consideri i corpi, automaticamente per giustificare la
compenetrazione di alcuni di essi (ad esempio un gas in prima
approssimazione si puo' pensare che compenetri l'aria gia' ivi
presente) si deve a ragione supporre che siano "costituiti" di
sub-elementi, e che la compenetrazione non e' <<vera>> ma apparente in
quanto i "corpi veri" non si compenetrano, bensi' condividono gli
enormi "spazii vuoti" che regnano tra i sub-costituenti.
Ecco, la struttura teorica regge bene!
E di qui si procede con l'identificare i corpi... dicendo
sostanzialmente che per essere tale una entita' deve essere
"identificata nello spazio".
Ma il campo a questo punto dove lo mettiamo? E' una entita' astratta o
concreta?
Indaga su questo concetto, prima di dire che il fotone e' una
particella di massa nulla!
Se la massa e' la massa, allora bisogna rendere atto della sua
"Consistenza Materiale"!
La massa nasce dal concetto di Materia e poi pian piano si estende a
considerare forme sempre meno "dense", fino ad arrivare alla
conclusione che e' una antitesi: la massa e' l'energia!
Bene!
Allora il campo posso considerarlo come una astrazione (per spiegarmi
le azioni a distanza) ma dopotutto debbo [accettando l'equiparazione
massa energia] porlo alla stregua di altre entita' concrete, quando
scopro che un campo esiste insieme alla sua energia.
Il fotone "non e' una particella di massa nulla"... il fotone e'
l'espressione elementare dell'interazione tra le cariche!
Non c'e' bisogno quindi di attribuirgli una sua "corporalita'" da cui
nasce il concetto "Particella".... Di corporalita' un fotone non ne ha
bisogno!
La particella fotone <<non viaggia da li' a la'>> come corpuscolo!
Il fotone si percepisce come un unico-indivisibile, ma non e' detto che
sia individuabile nello spazio aristotelico..... questo vorrei
sottolineare!
E la QED poi lo chiarisce in maniera esemplare!
Un fotone esiste sempre e dappertutto, siamo NOI che ne percepiamo
(attraverso la Misura) le sue
caratteristiche [sia dinamiche che spaziali... e quant'altro].
Ma noi (intendo qui il rivelatore) non e' altro che uno strumento sulla
tacnologia delle CARICHE, uniche a poter interagire col fotone. Cioe'
il fotone altro non puo' fare se non Vivere tra le cariche!
E' una modellizzazione di come le cariche (fermioni in genere?????????)
Incompenetrabili e quindi distanti Possano tra esse comunicare; e tale
comunicazione e' il punto fondamentale del mondo: Nulla accade senza
una Ragione!
Received on Fri Dec 01 2006 - 17:36:01 CET
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