Patrizio ha scritto:
> Da perfetto ignorante, mi permetto di chiedere se RR e RG sono
> compatibili fra loro, indipendentemente dal fatto che, in diversi
> casi, le due possano dare risultati indistiguibili (come ho
> orecchiato); ma, *in generale*, come siamo messi?
Ahime', ho paura che non si possa spiegare la cosa a un "perfetto
ignorante" :-))
Voglio dire che se non si entra negli aspetti anche tecnici, temo che
si dicano cose che possono essere fraintese assai facilmente.
Anche il tuo accenno ai "risultati indistinguibili", che penso di
sapere a che cosa allude (es. paradosso dei gemelli?) porta su un
terreno complicato: per es. bisognerebbe chiarire che cosa s'intende
per RG.
Non sono mica tutti d'accordo...
BTW: hai mica letto per caso il mio "Relativita' generale e paradosso
dei gemelli"?
Lo trovi in
http://www.df.unipi.it/~fabri
> O, in altri termini, ci sono fenomeni che si spiegano alla
> perfezione in RG, ma non in RR?
Senza dubbio: a cominciare dal redshift gravitazionale, per dire il
piu' semplice.
> Altra questione.
> E' corretto dire che la RR e' un'approssimazione della RG,
> oppure i due impianti teorici (e i rispettivi campi di applicazione)
> sono intrinsecamente diversi (come sospetto)?
> Se si', c'e' qualche esempio particolarmente illustrativo?
Sicuramente e' un'approssimazione: se ti metti in un rif. in caduta
libera e crei condizioni in cui le forze di marea siano trascurabili,
puoi usare la RR.
E' quanto scrive marcofuics:
> E' vero d'altronde che la RS e' l'approx. locale della RG (modo
> inesatto di dire che la varieta' diff. 4D ammette sempre uno spazio
> piatto tangente),
anche se io non lo esprimerei cosi'...
--
Elio Fabri
Received on Wed Dec 06 2006 - 21:06:14 CET