(wrong string) � nel tempo e velocit� nello spazio

From: Ernesto <e_at_libero.it>
Date: Fri, 01 Dec 2006 23:40:45 GMT

Il 30 Nov 2006, 13:27, "desasosiego" <mdesasosiego_at_gmail.com> ha scritto:
> Ciao Ernesto,
> scusa se te lo dico, non so quale sia la tua preparazione in fisica,
> ma in questo post regna la confusione pi� totale, tanto da rendere
> praticamente impossibile una risposta. Credo che questo intervento sia
> relazionato ad un altro da te postato su it.scienza (qualcosa tipo
> "Programming the Universe") dove pure, scusa di nuovo se te lo dico,
> ne scrvevi di cotte e di crude. Il fatto � che quando di parla di
> fisica non � che "va tutto bene", il linguaggio deve essere corretto e
> rigoroso, altrimente si generano confusione e inesattezze, come stai
> facendo tu.

Fisica a livello di "ignoranza informata". Dilettante da anni. Amo i libri
di Feynman in particolare.

> Ernesto ha scritto:
>
> > Quando la velocit� nello spazio tende a "c" il tempo "t" tende a zero.
>
> Intanto, come giustamente fa notare Rob, tempo "t" di chi? Velocit�
> "c" di chi?

Ovviamente di chi si muove alla velocit� di cui si parla e al suo "t"
soggettivo.

Immaginiamo sia un'astronave: poich� corpi di grande massa che si muovano
vicini a "c" non ce ne sono molti, l'equipaggio vedr� tutti gli eventi
esterni all'astronave svolgersi a una enorme velocit�: le reazioni chimiche
, l'evoluzione delle stelle, eccetera.
Invece dentro all'astronave a lui il suo "t" sembrer� placido e regolare e
le reazioni chimiche avranno la loro "giusta" velocit�.
Quindi l'equipaggio si render� conto di avere un tempo soggettivo molto
soggettivo e quindi una velocit� prossima alla massima possibile (anche se
la luce continuer� ad allontanarsi da loro alla velocit� "c".)

(un po' come uno che cadesse in un buco nero: da fuori lo vedremmo per
l'eternit� incollato sull'orizzonet degli eventi, ma lui cadendo dentro
vedrebbe l'universo evolversi e finire in un secondo: si render� conto che
qualcosa di strano gli sta accadendo o no?

Mi aspettavo contestazioni sul fatto che "t" pur essedno considerato una
quarta dimensione ha una "velocit�" non misurabile in s�, ma ricavabile solo
in riferimento a qualche altro sistema inerziale per confronto.

Volevo quindi sottolineare questa cosa: "t" e "s/t" sembrano complementari.

>Ma a parte questo, se parli di particelle che si muovono a
> velocit� prossime a c, significa che ci si pone nel contesto di una
> teoria relativista. In questo ambito non ha senso trattare su due
> piani diversi spazio e tempo, tanto per cominciare. Quindi dovresti
> chiarire cosa intendi per tempo che tende a zero.

Intendo la dilatazione di "t" nella formula tproprio = t0/sq.root (1-v^2/c")
che per "v" bassa rende "tproprio" simile a "t0" ma che se "v" tende a "c"
allora tproprio tende a 0.
>
> >Come
> > vedr� un fotone, il suo vicino partito con lui nel momento del big Bang?
> > Vicino o in allontamanento a velocit� "c"?

Dire che � impossibile perche il fotone non ha massa, non mi pare esaustivo.

> > E l'inflazione, infinitamente pi� veloce nel suo espandersi di "c" ,
avr�
> > avuto qualche effetto sui due fotoni?

> > Per� spazio e tempo esistono solo a velocit� inferiori, perch� alla
velocit�
> > "c" la contrazione nella direzione di marcia annulla lo spazio e il
> > movimento annulla il tempo.
>
> Sinceramente non capisco un accidente di quanto scrivi sopra....

Circa l'inflazione (se c'� stata) come dilatazione dello spazio � stata
infinitamente pi� veloce di "c" che � movimento nello spazio.

> > (Parole come "movimento" e anche come "tempo" inteso come t= s/v perdono
il
> > loro significato usuale. Ma non so usarne altre.)
>
> No, semmai � il concetto di velocit�, intesa come s/t, che non �
> pi� valido. Cosa vuoi dire?
>
> > In qualche modo quindi la somma di "t" e di "v" d� sempre "c".
>
> Ma come fai a sommare due quantit� che hanno dimensioni diverse, che
> razza di somma sarebbe? In fisica non esiste "in qualche modo" o "�" o
> "non �", fattene una ragione....

Per� resta il fatto che se una cresce l'altra cala.
In Fisica come in tutte le cose umane c'� anche un momento in cui si notano
delle corrispondenze che non si sanno come trattare. O almeno che io non so
come trattare.

Mi pare che la RG e la MQ siano in una situazione simile: � ovvio che la RG
non � sufficiente, � ovvio che deve essere in relazione con la MQ, ma per
renderle compatibili si tentano strade complicate come la M-Theory o la
gravit� a loop senza sapere bene dove si arriver�...

> Vabb�, � meglio che non continui....
Grazie lo stesso per l'attenzione.

ciao
Ernesto


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Received on Sat Dec 02 2006 - 00:40:45 CET

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