Re: Campo elettrico "secondo Feynman"

From: Gaetano <gaetano.passarelliNOSPAM_at_inwind.it>
Date: Thu, 16 Nov 2006 11:14:07 GMT

Il Wed, 15 Nov 2006 Elio Fabri ha scritto:


>Non chiedi cose semplici!

Lo avevo immaginato :)
Sono diversi anni che cerco di venirne a capo :(

>La tua prima domanda in realta' non e' troppo difficile: se prendi i
>vari termini e provi a calcolare le derivate puoi verificare quello
>che chiedi.
>C'e' pero' qualche trucco...

Ah ecco. Grazie, soprattutto per i trucchi :)


>Quanto alla domanda piu' importante, comnciamo col dire che in realta'
>le regioni da considerare sono tre:

Si' lo sapevo ma avevo volutamente esculo la zona intermedia proprio
per la ragione che dici tu
> che e' quella in cui non si puo' dire niente
>di semplice


Cominciamo con i dubbi:�

>3) la regione vicina, r <~ a, dove a e' la dimensone caratteristica
>del sistema di cariche e correnti.

qui per "dimensione caratteristica" cosa si intende esattamente?
E' scorretto parlare di a in termini della distanza (dalla sorgente) a
cui si valuta il campo?


>La distinzione ha senso se a << lambda, cose che non e' certo vera per
>es. per un'antenna trasmittente.

Infatti il mio interesse e' legato soprattutto agli elettrodotti di
energia elettrica (in cui lambda sta sui 6*10^3 km).
Mentre ovviamente l'interesse maggiore in letteratura e' legato
proprio alla propagazione delle onde elettromagnetiche (antenne e
simili). sigh!


>Un punto essenziale e' che nella regione vicina puoi trascurare il
>ritardo.

Perche'? Cioe', a naso lo afferro, ma mi manca qualche appiglio piu'
saldo per cosi' dire.


>Mi spiego con un esempio.
>Se hai una spira percorsa da corrente alternata e se vale a << lambda,
>il campo vicino e' solamente magnetico, e lo puoi calcolare con la
>solita legge di Biot-Savart.

Ma il punto e' proprio questo. Mi calcolo il campo magnetico, ma esso
generera' un campo elettrico (lo dice Maxwell). Non capisco perche' si
possa dire che li' vicino il campo e' *solo* magnetico.
Certamente si trattera' di una approssimazione, qualcosa che potra'
tranquillamente essere tascurato, ok, ma se si potesse vedere in
qualche equazione sarei piu' contento.


>Ci potresti arrivare dalla formula di Feynman, ma con un lungo giro.
>In realta' quella formula non e' affatto adatta a rispondere alla tua
>domanda,

Vabbe' ho capito, la accantono :)
Pero' mi e' parsa davvero notevole quando l'ho scoperta.


>alla quale si arriva invece molto piu' facilmente usando i
>potenziali (come F. fa nel secondo volume, cap. 21).

Corro a studiare.

>Per inciso, sempre nel cap II-21 F. dice che la formula di cui hai
>parlato l'ha ricavata lui e non l'ha mai vista in altri libri.

Questo non lo sapevo. Ma (mi vergogno) qualcun altro l'ha poi
verificata?

>Infatti di regola su tutti i testi viene data una formula equivalente
>a quella, ma parecchio diversa all'aspetto...

Potresti indicarmi a quale ti riferisci e dove la trovo?

>So di non averti dato una risposta completa, ma credo sia difficile
>fare di piu' nei limiti di un NG :)

Certo, me ne rendo conto.
Infatti ti ringrazio moltissimo dello sforzo he hai fatto per cercare
di metterla giu' a livello di NG.
Ma a me va benissimo anche un testo, un riferimento qualsiasi (anche
se ora vado a leggermi i potenziali di F).
Anche una *dispensa* pdf, se esistesse ;-)

>Comunque sono sempre qui ;-)

Grazie ancora.
Received on Thu Nov 16 2006 - 12:14:07 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:13 CET