Re: Campo elettrico "secondo Feynman"
Il Wed, 15 Nov 2006 Elio Fabri ha scritto:
>Non chiedi cose semplici!
Lo avevo immaginato :)
Sono diversi anni che cerco di venirne a capo :(
>La tua prima domanda in realta' non e' troppo difficile: se prendi i
>vari termini e provi a calcolare le derivate puoi verificare quello
>che chiedi.
>C'e' pero' qualche trucco...
Ah ecco. Grazie, soprattutto per i trucchi :)
>Quanto alla domanda piu' importante, comnciamo col dire che in realta'
>le regioni da considerare sono tre:
Si' lo sapevo ma avevo volutamente esculo la zona intermedia proprio
per la ragione che dici tu
> che e' quella in cui non si puo' dire niente
>di semplice
Cominciamo con i dubbi:�
>3) la regione vicina, r <~ a, dove a e' la dimensone caratteristica
>del sistema di cariche e correnti.
qui per "dimensione caratteristica" cosa si intende esattamente?
E' scorretto parlare di a in termini della distanza (dalla sorgente) a
cui si valuta il campo?
>La distinzione ha senso se a << lambda, cose che non e' certo vera per
>es. per un'antenna trasmittente.
Infatti il mio interesse e' legato soprattutto agli elettrodotti di
energia elettrica (in cui lambda sta sui 6*10^3 km).
Mentre ovviamente l'interesse maggiore in letteratura e' legato
proprio alla propagazione delle onde elettromagnetiche (antenne e
simili). sigh!
>Un punto essenziale e' che nella regione vicina puoi trascurare il
>ritardo.
Perche'? Cioe', a naso lo afferro, ma mi manca qualche appiglio piu'
saldo per cosi' dire.
>Mi spiego con un esempio.
>Se hai una spira percorsa da corrente alternata e se vale a << lambda,
>il campo vicino e' solamente magnetico, e lo puoi calcolare con la
>solita legge di Biot-Savart.
Ma il punto e' proprio questo. Mi calcolo il campo magnetico, ma esso
generera' un campo elettrico (lo dice Maxwell). Non capisco perche' si
possa dire che li' vicino il campo e' *solo* magnetico.
Certamente si trattera' di una approssimazione, qualcosa che potra'
tranquillamente essere tascurato, ok, ma se si potesse vedere in
qualche equazione sarei piu' contento.
>Ci potresti arrivare dalla formula di Feynman, ma con un lungo giro.
>In realta' quella formula non e' affatto adatta a rispondere alla tua
>domanda,
Vabbe' ho capito, la accantono :)
Pero' mi e' parsa davvero notevole quando l'ho scoperta.
>alla quale si arriva invece molto piu' facilmente usando i
>potenziali (come F. fa nel secondo volume, cap. 21).
Corro a studiare.
>Per inciso, sempre nel cap II-21 F. dice che la formula di cui hai
>parlato l'ha ricavata lui e non l'ha mai vista in altri libri.
Questo non lo sapevo. Ma (mi vergogno) qualcun altro l'ha poi
verificata?
>Infatti di regola su tutti i testi viene data una formula equivalente
>a quella, ma parecchio diversa all'aspetto...
Potresti indicarmi a quale ti riferisci e dove la trovo?
>So di non averti dato una risposta completa, ma credo sia difficile
>fare di piu' nei limiti di un NG :)
Certo, me ne rendo conto.
Infatti ti ringrazio moltissimo dello sforzo he hai fatto per cercare
di metterla giu' a livello di NG.
Ma a me va benissimo anche un testo, un riferimento qualsiasi (anche
se ora vado a leggermi i potenziali di F).
Anche una *dispensa* pdf, se esistesse ;-)
>Comunque sono sempre qui ;-)
Grazie ancora.
Received on Thu Nov 16 2006 - 12:14:07 CET
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