Re: riscaldamento: caldo secco e caldo umido
Soviet_Mario ha scritto:
> Patrizio ha scritto:
> > Soviet_Mario ha scritto:
[snip]
> >> Ora l'effetto "cutaneo" � molto diverso, la nostra percezione
> >> del calore infrarosso � proprio di calore secco. A me (ho una
> >
> > OK, cmq un 'raggio IR' dovrebbe avere un intervallo di
> > penetrazione (corporea) un po' maggiore di un 'visibile';
>
> beh, � un discorso di cui so poco.
> La mia stufa irraggia un 15 Kw almeno (penso che di picco vada
> tranquillamente oltre i 20), non so che effetto termico sulla
> pelle avrebbe l'equivalente di 20 Kw luminosi "puri" (intesi
> come sola luce visibile).
> Prima o dopo il visibile assorbito dal primo strato di pelle
> (magari un micron o meno) deve pur trasformarsi in calore.
D'accordo, se pero' la pelle non e' protetta (melanina o altro),
prima della definitiva conversione in 'calore' il 'visibile' sarebbe
(almeno in teoria) in grado di produrre stati elettronicamente
eccitati (che, sempre in teoria, potrebbero far danno), non solo
stati eccitati per vibrazione o rotazione. D'altro canto, mi rendo
conto che l'esposizione all'illuminazione domestica, e qui vorrei
cautelativamente restringere il dicorso alle comuni lampade a
incandescenza (quindi no alogene, ne' 'tubi al neon') non da'
luogo ad alcunche' di dannoso, che io sappia; probabilmente
(la butto la' da inesperto) anche se c'e' eccitazione elettronica,
questa e' forse confinata agli strati superficiali della cute, magari
quelli che stanno per andarsene ed essere sostituiti nel ricambio
naturale, ma risottolineo che e' pura speculazione.
> Forse nel visibile noi siamo molto pi� riflettenti che
Anche questo e' un fattore di non poco conto, che
contribuisce ad alleviare le preoccupazioni di cui sopra:
a 600 nm (ca. a meta' strada nella banda del visibile)
corrisponde un'en. di 2 eV, cioe' ca. 200 kJ/mol, per
cui qualche stato elettronico eccitato me lo aspettavo;
ma forse, se l'eccitazione e' reversibile, nel senso che
torna indietro senza causare altre reazioni, potrebbe
essere innocua.
> nell'infrarosso, da cui magari il maggiore riscaldamento (a pari
> potenza radiante) nell'IR.
> Sulla penetrazione non so. Ma di sicuro lo assorbiamo meglio
> (l'IR) perch� lo emettiamo anche meglio.
OK, una sorta di risonanza (forse).
> > ovviamente cio' dipende dalla frequenza, ma ricordo di
> > aver visto 'lampade IR' destinate a sostituire la chioccia
> > nella cova delle uova in allevamenti industriali (relata refero).
>
> Si si, anche uova di rettili (documentari).
>
> > Se nel caso che descrivi parli di ''cutaneo'' e' perche' la
> > differenza di T e' cosi' notevole; abbassandola di molto
> > (mantenendo pero' il flusso energetico costante, ammesso
> > che si possa, per es. aumentando la superficie radiante),
> > diciamo fino a portare tale diff. a ca. 10-20 gradi (a naso),
>
> ma infatti, il "mio" sistema � insalubre. I moderni
Beh, ''insalubre'' mi pare una parola grossa; in questo
caso occorre scendere a compromessi: il tuo sistema
ha un'efficienza tra le piu' alte (en. spesa / en. utilizzata),
principalmente per l'alta differenza di T (ed e' tanto piu'
salubre quanto piu' e' collocata in alto nel locale, v. dopo);
nel caso dei termosifoni il comfort sara' maggiore, ma
suppongo che l'efficienza di cui sopra sia decisamente
piu' bassa (e il sistema e' piu' insalubre).
C'e', infatti, da tener conto di un altro fattore: polvere
(continuam. prodotta) e convezione che tende a sollevarla
e che quindi ci dobbiamo respirare. E qui si apre un altro
bivio; la polvere normale, quella escusivam. casalinga,
di certo non fa bene (ma non so nemmeno vagamente
quantificare); ma se l'abitazione e' ubicata in agglomerato
urbano ad altro traffico (per es.), allora ci sara' anche il
particolato (PM 10, o come si chiama) che sicuramente
e' nocivo; per cui, in ogni caso, occorrerebbe minimizzare
la convezione. Nel caso del particolato temo pero' che cio'
non basti: quello se ne va a spasso da solo, suppongo.
> riscaldamenti comfortevoli propendono tutti verso grandi o
> enormi superfici radianti a bassa temperatura. Il migliore in
> assoluto essendo quello a pavimento con tubi acqua sui 30-35
> gradi max, altro che ferro rovente.
Si', sul comfort e la maggior naturalezza del riscaldamento
siamo d'accordo, ma vedi anche sopra.
> > immagino che ci si debba sentire riscaldati anche 'dentro',
> > almeno in parte.
>
> l'effetto di una perete calda circa come la pelle o poco pi�
> essenzialmente � quello che non si percepisce pi� una PERDITA
> infrarossa, ma ci si trova in equilibrio radiante con i muri. Se
> poi anche dal punto di vista convettivo l'aria � alla T cutanea,
> si sta da Dio, eh he he
Ah, verissimo! ed e' un po' il rovescio della situazione qua sotto :-))
> > Cio', per un altro verso, mi fa tornare in
> > mente una storia sugli uomini dentro i sommergibili, la
[auto snip, se interessa vedere post precedente]
> Gi�. Chiss� pure gli speleologi che gelate.
> Ne ho letto, in altri termini ma sovrapponibili nella sostanza,
> anche in dei depliant sugli impianti di riscaldamento a
> pavimento o a pareti radianti con acqua tiepida.
OK. Mi accorgo solo ora che siamo inavvertibilmente
scivolati un po' OT: spero ce la passino.
> CUT
>
> ri-ciao
> >> Soviet
ri-ciao
> > Patrizio
Received on Sat Nov 11 2006 - 08:01:11 CET
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