Re: Sondaggio

From: marcofuics <marcofuics_at_netscape.net>
Date: 3 Nov 2006 04:31:31 -0800

Hypermars ha scritto:

> Non ci siamo. Da un punto di vista metodologico, deontologico se vuoi, uno
> scienziato *non puo'* credere. Punto.

Ti sbagli, secondo me stai sbagliando.

> Il metodo scientifico prescinde dalla
> fede, e funziona benissimo cosi', e solo cosi'.

Cio' che sta dietro la FISICA (e fisica qui la intendo alla greca, come
cio' che e' PHYSIKE --> della natura) e' proprio qualche cosa di
superiore o chiamalo come vuoi, alcuni [come me] lo chiamano DIO.
Tu parli in maniera affrettata, e non consideri quello che
effettivamente presuppone il "metodo scientifico".
Dimmi: cosa e' per te il metodo scientifico? Quando lo studio della
natura, la disciplina e' scientifica?
Si dice SCIENZA perche' e' "conosciuta", "chiara" (possibilmente per
tutti)! Ed e' scientifico cio' che e' riproducibile e non MAGICO; a
questo punto il metodo segue <<la strada della scienza>>: quando rende
palesi le verita' che sono appannate; ma perche' la disciplina sia
effettivamente scientifica deve anche sorreggersi su certezze.

La fisica vuole studiare e descrivere la natura, sia a fatti che a
significati.
I fisici allora osservano la natura "reale" attraverso gli esperimenti,
e ne ricavano delle leggi di comportamento; ma tali leggi di
comportamento, proprio nel loro essere a cosa sono strettamente legate?
E qui entra in gioco l'oggetto del discutere.

Se non esistesse un qualcosa di superiore, un ordine super-partes, un
DIO, perche' io dovrei supporre che cio' che e' accaduto nel passato
fino ad ora debba continuare a farlo nel futuro?

Se <<la mela cade>>, e lo ha sempre fatto nel passato e continua a
farlo ancora, allora io ne ricavo una legge... ma la legge implica che
essa CADEVA--CADE--e--CADRA' , al di fuori di ogni supposizione se non
si dovesse verificare questo, addio Fisica.
La fisica e' la scrittura che noi uomini facciamo di un nascosto ordine
che governa il mondo... ecco.
Come lo vogliamo chiamare?
Per me e' il DIO, cio' che e' superiore al mondo (perche' altrimenti ne
sarebbe incluso e ne dovrebbe seguire le regole, cosi' che si
arriverebbe ad una contraddizione: cioe' l'ordine che si crea da una
sua stessa regola); ed al contempo il DIO che e' stesso il mondo
(poiche' tutto cio' che prescinde da esso non potrebbe esistere).
Received on Fri Nov 03 2006 - 13:31:31 CET

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