Re: ZICHICHI: il perchè di un successo.

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Wed, 11 May 2005 21:20:01 +0200

Un po' di risposte alla rinfusa...

NatHwylc ha scritto:
> Infatti. Ma a livello di chiacchere da bar chiunque puo' avere
> ragione. C'e' qualcuno che sa la fisica delle alte energie, ha letto i
> lavori di Z e puo' commentare sui suoi risultati?
Si puo' fare un'altra cosa: andare in una biblioteca di un Dip. di
fisica, cercare lo scaffale dei libri di fisica sperimentale delle
alte energie, e vedere se Z. e' citato, e per che cosa.

Io questo lavoro l'ho fatto tempo fa, in modo non rigoroso e
sistematico, ma pescando tra i libri a caso.
Ho visto che non e' molto citato, e lo e' praticamente solo per un
lavoro di cerca 40 anni fa: la misura del momento magnetico anomalo
del muone.
Un esperimento fatto da un gruppo in cui Z. era tra i piu' giovani, e
non sono in grado di dire quale sia stato il suo contributo.

> ...
> Sono entrambi discutibili come popularizers, direi.
> Z. per le sue note pagine, ma non mi verrete a dire che robe come "Il
> Vangelo e la Scienza" siano libri divulgativi fatti per il verso...
Libri di O. non ne ho mai letti; di Z. ne ho letto solo uno, e mi e'
bastato, anche perche' ripete sempre le stesse cose

Quindi su O. posso pronunciarmi solo per quello che scrive su
quotidiani e settimanali, dove parla di tutto, e un po' troppo di
tutto, secondo i miei gusti.
Quanto a Z. chiariro' meglio piu' avanti perche' non mi sento di
condividere quello che scrivi.

Josef K. ha scritto:
> Sulle Zichicche trovi degli errori di matematica-fisica davvero
> pacchiani.
> Non che Zichichi le cose non le sappia, voglio supporre che le sappia,
> ma le espone in modo cos� sciatto e superficiale da dire cose
> profondamente inesatte con l'obiettivo di essere semplice.
Provo a fare un esperimento mentale.

Supponiamo che mi venisse sottoposto un libro (o anche solo un
articolo) di cui ignoro l'autore, e che sia scritto alla maniera di Z.
Mi domando: che giudizio darei di chi l'ha scritto?
La risposta, senza il minimo dubbio, sarebbe: questo di fisica non
capisce un c...

Motiverei la risposta come segue: nessuna persona che capisca qualcosa
di fisica si esprimerebbe mai in quel modo, anche nello sforzo di
essere semplice.

Per esempio, nessuno direbbe mai che nello spazio-tempo lo spazio e'
reale e il tempo e' immaginario, o viceversa.
Nessuno scriverebbe
"alle origini del Sistema Solare (che ancora oggi, nessuno sa spiegare
in modo galileianamente credibile) la nostra Terra volava verso il
Sole. Per nostra fortuna non lo ha centrato. Essa era lontana dal
bersaglio di circa centocinquanta milioni di chilometri. E aveva la
velocit\`a giusta per essere intrappolata dall'Attrazione
Gravitazionale prodotta dalla enorme massa solare."
(questo e' testuale: pag. 126 di "Galilei divin uomo".)
E potrei continuare a piacere...

Ovviamente questo esperimento mentale apre pesanti interrogativi, che
lascio alla vostra cortese attenzione ;-)

Bruno Cocciaro ha scritto:
> Beh si' questo ho notato che lo rimarchi spesso. Qui veramente lo fai
> con un tono che mi pare piu' marcato del solito. Io ricordavo tue
> parole tipo "Odifreddi parla di fisica con troppa sicumera per come la
> sa".
Per farti l'ultimo esempio che ho visto:
"la forza elettrica tra protone ed elettrone e' 10^40 volte maggiore
di quella magnetica".
Un lapsus, direte: voleva dire "gravitazionale", non magnetica.
Ma io ai lapsus ci credo fino a un certo punto...

> Ma ... non l'ho capito io o proprio te lo sei scordato di dire "piu'
> avanti" dove sta a tuo avviso la differenza essenziale?
Non l'ho detto esplicitamente, ma pensavo che fosse chiaro: ho detto
in modo preciso che la singolarita' di Z. sta nel suo ruolo di
cerniera tra l'ambiente dei fisici, quello dei politici e la Chiesa.
Chi vuol capire il fenomeno Z. deve partire da qui.

Nel caso di O. non c'e' niente del genere (anche se, a essere
maligni ... ma lo lascio dire a voi) :)

Nino ha scritto:
> Se si riferisce ad un articolo apparso su Famiglia Cristiana del
> 14 aprile 200, invece si tratta proprio di strafalcioni:
> Zichichi scriveva infatti: (ved. mio post del 15 dicembre 2004 su ISM)
>
> "se vogliamo mettere insieme due numeri
> per vincere un ambo, la probabilit� � poco pi� di un decimo per mille;
> quella del terno � di poco pi� di uno su un milione, quella della
> quaterna di un centesimo e mezzo di milionesimo e quella della
> cinquina di meno di due decimi di miliardesimo."
Ho letto l'articolo.

In effetti, finche' parla della mancanza di memoria delle estrazioni,
Z. dice cosa giuste.
Poi quando si mette a calcolare probabilita', svalvola di brutto...
Comincia gia' col semplice estratto, al quale attribuisce probabilita'
1/90; poi quelle dell'ambo, del terno, ecc. sono semplicemente
(secondo lui) le potenze di 1/90.

Ora, questa non e' fisica; ma riuscite a concepire un fisico che non
sappia queste cose?
E mi spiegate dove sarebbe qui l'esigenza di semplificare?

Michele Andreoli ha scritto:
> A me Zichichi ricorda Renzo Arbore.
A me una simile associazione riesce incomprensibile, ma non voglio
insistere.

> ...
> Se Zichichi trovasse un po' di tempo per leggersi quello scampolo di
> sublime prosa che gli ha dedicato Elio Fabri a commento di "Galilei,
> Divin Uomo", certamente non scriverebbe nient'altro, vita natural
> durante.
Ma figurati!
Puo' benissimo darsi che l'abbia letto. Ma sai che cosa ne avra'
pensato?
Che sono a) comunista b) invidioso.

E almeno quanto all'invidioso, sono sicuro che non e' il solo, e sono
anche sicuro che anche tra chi mi sta leggendo c'e' chi la pensa
cosi'.
L'ho previsto, l'ho messo in conto, e buonanotte.
                                        

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Wed May 11 2005 - 21:20:01 CEST

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