Re: Contrazione di Lorentz

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Sat, 14 May 2005 22:51:20 GMT

"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> wrote in message
news:d65ilf$2l0l$1_at_newsreader1.mclink.it...

> Bruno ha scritto:
> > Vorrei infine notare che la soluzione al problema inizialmente posto
> > da Mik-News (cioe' il dire che per treni opportunamente veloci si
> > possono chiudere "istantaneamente" le porte e determinare un
> > intervallo di tempo, riferito alla galleria, durante il quale il treno
> > e' tutto dentro) si basa sulla sincronizzazione standard.
> In altre parole, tutto segue dalla solita assunzione di Einstein:
> "la velocita' della luce nel vuoto e' la stessa in tutte le direzioni,
> e in qualsiasi rif. inerziale".

Esattamente, assunzione che non e' necessaria per quanto alcuni la ritengano
tale. Alcuni la ritengono passibile di verifica sperimentale.

> Pero' state a vedere la versione dell'esperimento che proporro' tra
> poco...

Bene tu ne dai una versione che si basa su misure ed e' chiaro che l'esito
delle misure non sara' convenzionale (gli allarmi o suoneranno o non
suoneranno). Ma e' convenzionale il dire che se gli allarmi non suoneranno
allora in un dato istante tutti gli ossevatori in quiete rispetto alla
galleria potranno affermare "in _questo_ istante il treno e' tutto dentro"

[..]

> irrealizzabile. E' invece realizzabile una frenata che agisca piu'
> fortemente sui vagoni di coda, in modo da frenarli in meno spazio, col
> risultato di portare il treno fermo alla sua lunghezza propria.
> Nessun vagone tornerebbe indietro, ma certamente il treno non potrebbe
> restare contenuto nella galleria.

D'accordo Elio, tu se ben capisco proporresti una frenata distribuita in
maniera tale che il treno sia soggetto ad una accelerazione uniforme come
quella decritta dal Rindler. Ma quello che io mi chiedo e', se il treno non
frenasse in quella maniera, se ci fosse un muro che ne causasse l'arresto
istantaneo della testa (rimanendo sempre nell'ambito dell'esperimento ideale
il quale facesse uso fra l'altro della ipotesi di treno perfettamente
rigido), cosa succederebbe alla coda? Cioe', come si comporta un corpo
rigido ideale soggetto ad accelerazione locale ?

> Nota la velocita' del treno, e' possibile calcolare le posizioni dei
> due trasmettitori lungo il treno in modo che gli allarmi restino
> abilitati solo mentre il treno e' tutto dentro la galleria (lascio a
> voi i calcoli: io li ho fatti, ma non ve li dico :-) ).

Detta L la lunghezza della galleria a me viene che il trasmettitore del
segnale abilitante deve trovarsi a distanza gamma*(1+beta)*L/2 dalla coda
del treno (eventualmente si metterebbe in testa qualora il treno non fosse
sufficientemente lungo; con beta e gamma si intendono quelli dati in
sincronizzazione standard) mentra il segnale disabilitante deve posizionarsi
a distanza gamma*(1-beta)*L/2 dalla testa del treno (eventualmente si
metterebbe in coda qualora il treno non fosse sufficientemente lungo).
Il segnale abilitante arriva all'imboccatura della galleria esattamente
nell'istante in cui entra la coda del treno, se il segnale disabilitante
verra' ricevuto dopo il segnale abilitante (mettiamo un secondo dopo) allora
chi si trova all'imboccatura dira' che in quel secondo il treno era tutto
dentro.
Il segnale disabilitante arriva all'uscita della galleria esattamente
nell'istante in cui arriva la testa del treno, se il segnale abilitante era
gia' stato ricevuto prima del segnale disabilitante (mettiamo un secondo
prima) allora chi si trova all'uscita dira' che in quel secondo il treno era
tutto dentro.
Come detto il fatto che gli allarmi suonino o meno e' ovviamente non
convenzionale ed e' anche non convenzionale (in quanto risultato di misure)
l'intervallo di tempo che intercorre fra la ricezione del segnale abilitante
e la ricezione del segnale disabilitante (se l'orologio all'imboccature
misura un intervallo di un secondo lo stesso intervallo misurera' anche
l'orologio che si trova all'uscita e anche questa cosa, il fatto che le due
misure diano lo stesso esito, sara' ovviamente non convenzionale).
Pero', per opportune convenzioni, potremmo avere che all'imboccatura
l'orologio segna 7 secondi alla ricezione del primo segnale e 8 secondi alla
ricezione del secondo, quello all'uscita invece segna 5 alla ricezione del
primo e 6 alla ricezione del secondo segnale.
In una sincronizzazione del genere il treno "apparira'" lunghissimo,
all'istante 6 la testa esce dalla galleria e all'istante 7 la coda entra.
Non esisterebbe nessun istante in cui si potrebbe dire "adesso il treno e'
tutto dentro". Una fotografia "iastantanea" del treno ne mostrerebbe sempre
una parte (o tutto) di esso fuori dalla galleria.

> Elio Fabri

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Sun May 15 2005 - 00:51:20 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Mon Feb 10 2025 - 04:23:39 CET