Re: generatore di corrente

From: Mino Saccone <mino.saccone_at_fastwebnet.it>
Date: Fri, 3 Nov 2006 01:33:23 +0100

"Angelo" <angelo.martini_at_katamail.com> ha scritto nel messaggio
news:4Ip2h.14878$Pk4.8374_at_tornado.fastwebnet.it...
>
> "Mino Saccone" <mino.saccone_at_fastwebnet.it> ha scritto nel messaggio
> news:1162476252.022457.14340_at_b28g2000cwb.googlegroups.com...
>
> > Prendiamo un esempio classico in elettronica, se perdonate la mia ASCII
> > art (che si vede un po' meglio con un carattere largo e non
> > proporzionale):
>
> cut
>
>
> Ciao Mino,
>
> purtroppo non so come sia fatto un transistor e cos� non ho capito ninete
> della tua spiegazione.
> Allora mi domando: quella proposta da Nyco, tu, la ritieni valida? Io non
> saprei giudicarla, ma mi sembra molto ragionevole.

Si', infatti un generatore ideale di corrente ha una "resistenza interna"
infinita.

> Ad ogni modo, a me interessa sapere due cose:
>
> 1) se collego un generatore di corrente ad una resistenza, cosa avviene?
La
> ddp ai capi di questa deve istantaneamente salire al valore che, secondo
> Ohm, permette il passaggio di quella corrente attraverso al R data. Giusto
> fin qui?
>

S�

> 2) Immagino, quindi, che il generatore di corrente, comunque sia fatto,
> debba incrementare la ddp ai suoi estremi fino a che attraverso R passi
la
> corrente impostata.

S�

> Se il generatore fosse come quello descritto da Nyco,
> basterebbe ridurre la resistenza interna, che deve per� rimanere sempre
> enormemente maggiore di quella del dipolo (resistore, nel nostro esempio),
> oppure aumentare la fem del generatore. Insomma: o il generatore di
corrente
> aumenta la ddp ai morsetti del dipolo o credo sia difficile farvi passare
> corrente. E credo che questa ddp venga raggiunta ne''ordinie di pochissimo
> tempo. In change-step...
>

No, non c'e' bisogno di alterare nulla, funziona da solo. L'importante, come
dici tu, e' che abbia una resistenza interna molto alta rispetto a quella
del carico. La tensione del generatore di tensione (implicito a monte) e'
gia' molto alta di per se' e solo una piccola parte si riversa sula carico,
il resto cade ai capi della resistenza interna, appunto. Lasciamo perdere
ogni considerazione energetica!!!

>
> 3) infine: se al posto della R metto un condensatore, dovrei avere che il
> mio generatore comincia ad erogare corrente, sempre agendo sulla ddp. Solo
> che adesso il condensatore aumentera la sua tensione linearmente col
tempo.

Proprio cos�

> E adesso la cosa mi confonde, perch�...non so come dirlo, non capisco pi�
> sel ala tensione sia il condensatore o il generatore a stabilirla.

Come sempre o quasi, nei circuiti elettrici e' l'insieme che stabilisce
correnti e tensioni

> Di certo
> entrambi, essendo in "parallelo" devono avere la stessa ddp.

Naturalmente

> Allora ho
> pensato che se il generatore di corrente si mettesse ad incrementare la
ddp,
> partendo da zero, in maniera lineare col tempo, si otterrebbe proprio una
> corrente capacitativa costante.

Certo

> Certo, il valore della capacit�, dir� al
> generatore se ha scelto la pendenza giusta per l'incremento della ddp nel
> tempo.

In un certo senso, in altre parole: nel semplice esempio di un generatore
ideale di corrente che alimenta un condensatore, il generatore impone la
corrente, il condensatore impone la tensione. Anche un resistore imporrebbe
la tensione, costante pero'nel tempo. Il condensatore la impone invece
linearmente crescente. Almeno fino a quando, nel caso reale, qualcosa non va
in saturazione o addirittura a rottura.
>
> Potrebbe andare? Magari anxche solo in linea di prinicpio...
>

Abbastanza bene, infatti ci siamo praticamentye su tutto

Saluti

Mino Saccone
Received on Fri Nov 03 2006 - 01:33:23 CET

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