Re: schermo elettrostatico

From: Mino Saccone <mino.saccone_at_fastwebnet.it>
Date: 30 Oct 2006 06:38:56 -0800

fadeh ha scritto:

> [cut]
> Sto riflettendo anche io sullo stesso problema di Luca ma sinceramente,
> Mino, la tua risposta non mi sembra affatto convincente. Per il semplice
> fatto che non spiega. Ti limiti a fare un'elenco degli effetti (credo gia'
> noti anche a Luca) dello schermo elettrostatico.
>
> Provo a riformulare la domanda: Perche' una modifica della distribuzione
> della carica nella superficie interna non modifica la distribuzione di
> carica nella superficie esterna (per induzione) e quindi il campo
> all'esterno?
>

La modifica della distribuzione e, perche' no, anche del valore
assoluto della carica sulla superficie interna non avviene a caso, ma
soltanto come effetto di una modifica alla cariche interne alla
cavita'. Essa avviene proprio per rendere punto per punto nullo il
campo in seno al conduttore.

Prendiamo ora una ideale superficie sferica concentrica, di pochissimo
maggiore della sfera interna (in altre parole, tutta situata nel corpo
del metallo). In ogni punto di questa sfera il campo era nullo prima
degli spostamenti interni e nullo sara' anche dopo di essi.

Abbiamo quindi, agli effetti esterni una sfera con campo nullo alla
superficie e, se non vi sono altre cariche nello spazio, l'equazione di
Laplace da un'unica soluzione con campo nullo in tutto lo spazio.

Quindi, l'alterazione delle cariche all'interno della cavita' ha
provocato una reazione nel corpo del metallo tale da distribuire le
cariche alla superficie interna in modo da annullare esattamente in
ogni punto il campo elettrico. E questo indipendentemente da prima,
dopo, tanto o poco.

Insomma, la barriera di campo nullo, imposta dal metallo, impedisce a
qualsiasi modifica elettrostatica all'interno della cavita' di
trapelare all'esterno.

Unico effetto che si puo' sentire all'esterno: se variamo la quantita'
di carica all'interno, la carica superficiale (esterna) subira' una
identica variazione e con essa il campo esterno. Ma, da quel momento in
poi, potremo variare la carica esterna a piacimento senza alcun effetto
nella cavita'. In altre parole lo spazio interno e quello esterno sono
"elettrostaticamente sconnessi" tranne il legame dovuto alla
conservazione della carica nel corpo del metallo schermante.

Saluti

Mino Saccone
Received on Mon Oct 30 2006 - 15:38:56 CET

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