Re: Deformazioni di un continuo

From: Ser Piero <be_at_bop.alula>
Date: Thu, 19 Oct 2006 00:48:21 +0200

"Alessandra Gionti" <alessandra.gionti_at_gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:Xns985D56BC98AAEalessandragiontigmai_at_195.31.190.161...
> Salve a tutti!
> Mi trovo a dover studiare l'esame di Scienza delle costruzioni senza aver
> dato prima Meccanica razionale (che comunque non dar� pi� ormai) e temo
> che
> per questo mi sfugga qualche passaggio nei ragionamenti del libro.
> Ad esempio quando si parla di deformazione.
>
> Ci mettiamo nell'intorno elementare del punto P, con l'ipotesi di
> piccolezza degli spostamenti. Viene fuori un'equazione di questo tipo:
>
> (*) d' = (G'(P) + E(P) + I) d
>
> Che ci da in sostanza la trasformazione di d, il vettore posizione del
> punto Q, in un riferimento con l'origine in P.
> G'(P) � una matrice antisimmetrica.
> E(P) � una matrice simmetrica e I � la matrice identica.
>
> Il libro dice "la trasformazione di un continuo, definita dal campo
> vettoriale s(x,y,z), quando sia analizzata entro la frontiera elementare
> di
> un punto P, e nell'ipotesi di piccolezza degli spostamenti, risulta
> composta da tre distinte trasformazioni che hanno caratteristiche,
> rispettivamente, le prime due di traslazione rigida e di rotazione rigida
> dell'intero intorno, mentre la terza comporta la deformazione dell'intorno
> stesso; quest'ultima � rappresentata dal tensore simmetrico del secondo
> ordine E [...]."



Francamente non ho mai sentito la Scienza delle Costruzioni spiegata cos�.
E.L.
Received on Thu Oct 19 2006 - 00:48:21 CEST

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