Alessandra Gionti ha scritto:
> Mi trovo a dover studiare l'esame di Scienza delle costruzioni senza
> aver dato prima Meccanica razionale (che comunque non dar� pi� ormai)
> e temo che per questo mi sfugga qualche passaggio nei ragionamenti del
> libro.
> Ad esempio quando si parla di deformazione.
>
> Ci mettiamo nell'intorno elementare del punto P, con l'ipotesi di
> piccolezza degli spostamenti. Viene fuori un'equazione di questo tipo:
>
> (*) d' = (G'(P) + E(P) + I) d
>
> Che ci da in sostanza la trasformazione di d, il vettore posizione del
> punto Q, in un riferimento con l'origine in P.
> G'(P) � una matrice antisimmetrica.
> E(P) � una matrice simmetrica e I � la matrice identica.
>
> Il libro dice "la trasformazione di un continuo, definita dal campo
> vettoriale s(x,y,z), quando sia analizzata entro la frontiera
> elementare di un punto P, e nell'ipotesi di piccolezza degli
> spostamenti, risulta composta da tre distinte trasformazioni che hanno
> caratteristiche, rispettivamente, le prime due di traslazione rigida e
> di rotazione rigida dell'intero intorno, mentre la terza comporta la
> deformazione dell'intorno stesso; quest'ultima � rappresentata dal
> tensore simmetrico del secondo ordine E [...]."
A me sembra un discreto pasticcio...
(Chissa' perche' questi prof. d'ingegneria (italiani) hanno la mania
di fare le cose a modo loro, cosi' che - nel migliore dei casi- uno
che li guarda dal di fuori deve divnetare matto per capire come
descrivono concetti che sono trattati in modo diverso - e universale -
in tutto il resto del mondo...)
Purtroppo non sono in grado di estrarre da quello che hai scritto un
qualcosa che abbia senso per me.
Potrei provare a rispiegarti tutto da capo a modo mio, ma non so se ti
sarebbe utile, visto che poi dovrai raccontare le cose a quel prof.
li' :-<
--
Elio Fabri
Received on Tue Oct 17 2006 - 21:32:11 CEST