MauroM ha scritto:
> Grazie mi hai aiutato molto, anche se ti sembrer� molto strano sono
> laureato da poco...
Ecco spiegato l'arcano :)
Sentivo un misto che non riuscivo a combinare, di difficolta' di base
ma anche di linguaggio un po' sofisticato...
> ...
> In questo modo si capisce bene perch� il momento di dipolo magnetico
> totale � dato dalla somma.
Appunto: e' una proprieta' di un sistema di correnti, ma non e'
localizzato in un punto preciso.
> Quindi il concetto di momento magnetico � legato alle distribuzioni
> delle sorgenti nello spazio e non ad un precisa posizione, m non �
> funzione della posizione r, ma questo come si collega alle formule per
> calcolare l'interazione con un campo magnetico o tra due dipoli dove
> esplicitamente � indicata la posizione del dipolo (come si calcola?)
La risposta e' che tutte queste sono relazioni approssimate, valide in
certe ipotesi.
Prendi l'energia di un dipolo magnatico in campo magnetico: -m.B.
questa e' esatta se B e' uniforme.
E' una buona appross. se B varia poco nella regione dove sono
localizzate le correnti che definiscono m.
Se cosi' non e', l'espressione dell'energia richiede altri termini,
che fanno entrare in ballo multipoli superiori.
Nota che lo stesso accade nel caso elettrico: per es. nelle
transizioni atomiche in luce visibile ci si occupa solo del momento di
dipolo elettrico dell'atomo (o dei suoi elementi di matrice).
Anche li' si scrive un'energia d'interazione -E.p, trattando E come
uniforme, anche quando e' il campo di un'onda e.m.
La ragione e' che le lunghezze d'onda della luce visibile sono molto
maggiori delle dimensioni degli atomi.
> Probabilmente sono andato troppo di fretta. Il concetto di momento di
> dipolo magnetico totale � anche connesso all'interazione spin-orbita
> che determina un accoppiamento tra mu_s e mu_l.
Vero, ma qui entra in ballo un altro discorso.
Il momento magnetico di un elettrone *non e' dovuto a una corrente*.
In realta' esso appare solo se si parte dalla teoria relativistica
(eq. di Dirac) e si fa l'appross. di elettrone in moto lento.
Per i casi piu' complicati occorre usare QED e tutti gli effetti
(quelli della carica e quelli del mom. magnetico) vengon fuori insieme
e non so se siano facilmente separabili.
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Elio Fabri
Received on Sat Oct 14 2006 - 21:01:35 CEST