Re: domanda semplice semplice

From: marcofuics <marcofuics_at_netscape.net>
Date: 11 Oct 2006 08:15:51 -0700

richi l'italiano ha scritto:

> Prendo un mattone o una barra di un metallo qualsiasi. Lo taglio o lo rompo
> di netto un pezzo. Se ricongiungo le parti ormai divise, questi non si
> riattaccano pi� a meno che io non usi (a seconda dei materiali) colle o
> saldature. Perch� il materiale in questione si comporta cos�? Perch� non si
> riattacca naturalmente? Perch� gli atomi che prima erano legati non si
> rilegano pi� una volta rimessi assieme?
> Grazie in anticipo a chi vorr� darmi una semplice risposta e buona serata a
> tutto il NG.
>
>
> richi l'italiano

:)
domanda semplice semplice nemmeno per sogno.......

allora dimmi, a che metallo ti riferisci?
Prova a prendere il mercurio......
e poi prova con 2 lastre di vetro bel levigate, levigatissime. Mettile
in contatto, magari sotto pressione ed aspetta.
Non c'e' mica bisogno della colla..... il fatto e' che tu quando rompi
lo fai con troppa energia...

In sostanza i materiali a cui accenni hanno una struttura reticolare
(in genere) dove le molecole coesistono in una sorta di armonia
attrattivo-repulsiva che rende tutto il sistema stabile (entro certi
limiti).
Il carico di rottura d'un materiale sta a significare proprio che
l'equilibrio strutturale, che sottende alla resistenza del materiale
stesso, non e' eterno. Esso si basa su questo gioco tra le molecole
(per un metallo non direi proprio molecole, ma per un mattone direi di
si perche' e' pur sempre un silicato). Ogni molecola si lega alle altre
che le stanno intorno + o - come lo fanno le calamite, e rimane li'
legata oscillando intorno alla sua posizione di equilibrio. Tutte fanno
cosi', e l'equilibrio che si crea dipende proprio da quanto queste
molecole sono incastrate bene l'una con l'altra. Un mattone e' piu'
resistente d'un bicchiere, ma meno del granito.
Ebbene, quando tu vai a "rompere", raggiungi il carico di rottura, non
fai altro che superare la soglia entro la quale le molecole riescono a
rimenere in equilibrio. Si, perche' tutti i materiali sono un po'
elastici, anche se sembrano rigidi, essi reagiscono alle deformazioni
esterne (sostanzialmente alla forza che viene applicata dall'esterno su
di essi) redistribuendo questa energia tra tutto il reticolo, fin
quando il materiale resiste, le molecole continuano a mantenere la
reciproca armonizzazione aumentando la loro "dinamicita'", cioe'
iniziano a muoversi sempre piu' violentemente! Arrivato ad una certa
energia, vedi che alcune molecole escono da quella situazione
d'equilibrio e si trascinano giu' anche le loro vicine.... hai fatto il
crack!

Per rimettere insieme il tutto, a questo punto non ti basta piu'
soltanto avvicinare i 2 pezzi di mattone, poiche' le superfici che
vanno a contatto non sono vere e proprie superfici, ma molecole che
conservano un loro attaccamento al nuovo reticolo che si e' creato dopo
la rottura!
Quindi, per incollare i 2 pezzi, oltre ad avvicinarli a contatto, devi
anche attendere che le molecole "pian piano" si re-innamorino l'una
dell'altra, ricompenetrandosi a formare di nuovo la struttura
originaria. E ci vuole del tempo, ma se aspetti il mattone si
reincolla.
Dopo tutto, le rocce cosi' si formano, piano piano con le dovute
pressioni i vari pezzettini di silicati vanno aggregandosi... e ti
vengon fuori enormi macigni di granito.
Received on Wed Oct 11 2006 - 17:15:51 CEST

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