(wrong string) �, ricerca, scienza. Italietta?

From: Di passaggio a nord ovest <nospam1_at_perfavorenientespam.it>
Date: Sun, 22 Apr 2012 00:46:18 +0100

Proprio questo mese c'� stato un terremoto dalle parti di quel di Sumatra e
si parlava di un pericolo tsunami.
Ci� che mi ha colpito � stato un programma tv dove si diceva che
pochi giorni prima qualcuno aveva previsto quell'evento sismico in
quella regione.
Si parlava di una ricerca condotta alla NASA e che vede coinvolti
ance due italiani, afair.

A me � quindi tornata in mente la figura di Raffaele Bendandi
http://it.wikipedia.org/wiki/Raffaele_Bendandi
E' stato un ricercatore su teorie attinenti alla previsione dei terremoti
dalle teorie spesso sbefeggiate.

E dopo gli eventi dell'Aquila da pi� parti mi si dice sempre
che tali eventi non sono prevedibili, anche se allora ci fu chi
lanci� l'allarme.

Se � cos�
di certo i mezzi della NASA saranno pi� sofisticati di quelli posseduti
dal Bendandi, e i modelli che useranno infinitamente pi� complessi e
comprensivi di tante variabili.
E forse questa ricerca della quale ho sentito apporter� a modelli
molto affidabili, ma magari mai corretti al 100%
quindi per ora credo goderebbe di poca pubblicit�.
Ma del resto in certi campi la pretesa di avere certezze non ce la si pu�
permettere, e il caos regna, vedi certi settori dell'economia, previsioni
del tempo,
teorie del comportamento, ecc.
Ma l'utilit� di certi strumenti (scientifici?) resta inun certo contesto.
(Es previsioni del meteo a corto periodo).

Quindi resta la questione: � che viene dato il bollino di certificazione
della qualit� una ricerca? Seguire il metodo scientifico da solo non basta.
E spesso ci� che pensiamo di sapere � solo un'approssimazione di una
realt� pi� complessa magari spiegabile con teorie diverse, per citarne solo
una
sempre di Fisica: la teoria del vuoto quanto dinamico.

Insomma credo che la comunit� scientifica non sia esente dal principio
psicologico dell'autorit�: chi fa ricerca e su cosa?
Se si tratta di NASA le "orecchie si drizzano".
Se � un ricercatore proveniente dall'ultimo angolo del mondo pu� lasciare
il passo a sorrisetti e scrollate di spalle. Almeno finch� non viene
rivalutato
da qualcuno pi� "prestigioso".

Se la memoria non mi inganna anche Einstein all'inizio, quando era quasi
sconosciuto, ha, mi pare avuto l'appoggio e l'aiuto di un gi� affermato
Planck.

Se la ricerca a volte si scontra con necessit� di marketing, di fare sapere
della sua
esistenza onde reperire fondi (nosarebbe il caso di NASA imho), quello che
mi
stupisce � che si farebbe ricerca (previsione teremoti) su una cosa che fino
a "ieri" era vista come materia per ciarlatani e stregoni.
In realt� anche alcuni stregoni africani hanno una *conoscenza* di propriet�
di certe
piante che la scienza ancora non ha, e a volte avevo sentito di
collaborazioni in
tal senso.
Quindi mi dico che lo spirito del ricercatore, l'amica motrice che spinge
verso il
sapere, � molto meno ingessata di quella scienza che oggi in tanti
sostituiscono
alla parola "verit�".

Received on Sun Apr 22 2012 - 01:46:18 CEST

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