Re: "L'energia si conservera' sempre, perche' i fisici chiamano energia cio' che si conserva!"
Il giorno sabato 11 maggio 2019 15:45:02 UTC+2, Michele Falzone ha scritto:
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> La prima è che quando si parla con profani è inevitabile l'intrusione
> del significato filosofico: dualismo materia/spirito.
Prima di considerare gli aspetti relativistici, partiamo dal titolo
>"L'energia si conservera' sempre, perche' i fisici chiamano energia cio' che si conserva!"
A che punto della storia del concetto di energia pensi che ciò sia avvenuto?
Ci sono due aspetti da valutare
- la conservazione;
- il concetto di energia.
Sulla conservazione è vero che nell' '800 si fosse affermata l'idea che le "Forze della Natura", o "Kraft" o come vuoi chiamarle si conservassero: era un programma di ricerca un po' indefinito che però ebbe dei frutti.
Cito tra Tutti Faraday in "Experimental researches in electricity": "Tutte le forze della natura sono legate fra loro, ed hanno un'origine comune. E senza dubbio difficile, allo stato attuale della nostra conoscenza, esprimere in termini esatti la nostra previsione; e, sebbene io abbia detto che un'altra delle forze della natura è, in questi esperimenti, direttamente legata al rimanente, io dovrei forse dire piuttosto che un'altra forma della grande forza è distintamente e direttamente correlata alle altre forme, oppure che la grande forza, manifestata in forme particolari per fenomeni particolari, è qui ulteriormente identificata e riconosciuta dalla diretta relazione della sua forma di luce alla sua forma di elettricità e magnetismo."
Notiamo "Forze della natura", termine ancora ambiguo.
Sul piano "spirituale", fin dai tempi del "mesmerismo" si pensava che il "magnetismo" avesse risvolti psichici.
Tutti gli esoterismi si muovono tra due poli: qualcosa "circola" senza distruggersi o al contrario qualcosa "si consuma" (ho speso troppa energia per questo rapporto...).
La conservazione poteva però trovare conferma solo se fosse stata fisicamente provata la possibilità di "conversione".
Il concetto di energia si chiarisce attraverso la possibilità di conversione e - fino a tutto l' '800 - al chiarimento che l'energia si poteva manifestare solo nei suoi aspetti "di movimento" e "di posizione".
Cito alla rinfusa il superamento del concetto di "calorico" a partire dall'osservazione dell'aumento di temperatura dei cannoni in operazioni di fresatura, osservazione che poi si fece legge con le esperienze di Joule, quindi con la graduale nascita del concetto di "energia interna".
Cito il lungo superamento del concetto di "vis viva", che arrivò a mv^2 ma senza 1/2. Cito gli studi di Mayer, medico, sul colore del sangue.
Con la convergenza della trattazione di fenomeni termici e meccanici si aprì un mondo, cui via via si aggiunsero gli altri fenomeni.
Centrale anche il lavoro di Watt sulla definizione del concetto di lavoro.
Quando iniziamo a parlare di "forze conservative" ci si apre la possibilità di definire l'energia potenziale elettrostatica e via così...
Per arrivare alla relazione tra massa ed energia, ci vorrà ancora del tempo.
Tuttavia prima di poter dire "i fisici chiamano energia cio' che si conserva!" direi bisogna poter dimostrare che i fenomeni studiati siano stati piegati al principio di conservazione.
Personalmente ritengo che ciò non sia storicamente avvenuto.
Received on Sun May 12 2019 - 10:31:39 CEST
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