Re: su spazio e buchi neri

From: marcofuics <marcofuics_at_netscape.net>
Date: 12 Oct 2006 01:46:24 -0700

CIAO
corigan ha scritto:


> beh forse dovrei dire che la massa � l' indicatore della quantita di
> materia?
> poi...
> direi che la materia � tutto cio che ha un corpo

Qui si concentra gran parte della cosa, della risposta (e della domanda
anche). Sembra un aspetto di poco conto, ma ti posso assicurare che
tutto quello che dai per scontato qui te lo ritrovi come incognita poi.
Mi spiego: il corpo, la materia, la massa... che tu stai liquidando con
troppa sufficienza sono proprio cio' che cerchi. Hanno un nome semplice
che non desta sospetti, eppure tutto qui intorno gravita la tua
curiosita' di conoscere.


> infatti ho usato un generico "sappiamo" :D ma che dire se E. dice che � cosi
> e tutti hanno confermato posso essere d'accordo anche io. ma lo riprendiamo
> dopo magari

Sei uno studente della superiore, o sei agli anni dell'universita'? Mi
sembra che alcuni concetti non ti sono ancora familiari.
Non credo io sia capace a questo punto di condensarti la fisica che ti
serve per arrivare (e guarda che effettivamente dico:arrivare) a
masticare questi argomenti, perche' e' tanta e condita da troppa
matematica... non ne sarei capace ne' per il tempo ne' per le mie
povere capacita' e conoscenze; ma ti invito per lo meno a riflettere da
te stesso su alcune cose. E' molto importante, e costruttivo,
riflettere su qualche cosa. La natura non ci nasconde la verita',
bisogna essere capaci di "vederla".

Riflettere sulle cose per comprenderle, ricorda che le avrai comprese
quando saprai spiegarle. Non accettare le cose cosi' per come ti
vengono date, la fisica non e' affatto dogmatica.
Mi ricordo la prima volta che studiai la relativita' speciale, e fu
all'universita' nel corso di fisica generale 1. In quel corso, che e'
il primo studio della fisica alla fac. di Fisica, viene sommariamente
esposta la teoria, con accanto le varie formule.
Allora non capii affatto perche' dovessero valere quelle regole. Per me
era cosi' naturale la relativita' gallileiana da non riuscire ad
accettare la relativita' speciale. Beh, quando chiesi al prof. perche'
e percome la sua risposta fu:
"...senti, non porti queste domande, imparara a convivere con queste
formule. Un domani ti diverranno familiari e non ti daranno alcun
fastidio..." [beh, piu' o meno, non e' che adesso ricordi tutte le
parole].

Era quello un dogma da accettare cosi' com'era, la santissima trinita',
Dio e' uno e trino, sulle spalle di Atlante si poggia il mondo......
Che potevo fare?

Col passare degli anni mi sono reso conto che a quel tempo non sarebbe
stato possibile per me comprendere il perche' della relativita'
speciale.... solo adesso capisco. Purtroppo , Dura Lex Sed Lex, devi
soffrire... :)) per capire devi aspettare, riflettere, ascoltare,
leggere.... quando nella tua mente saranno mature le cose uscira' tutto
da solo. Per adesso, se qui deve iniziare il tuo cammino, perche'
affrettarsi a voler comprendere? Tutto e subito non fa bene alla
fisica...ogni cosa a suo tempo. Hai bisogno di molta matematica
principalmente (anche se io sono uno a cui piace spiegare le cose in
maniera facile..... )


> uhh ok non mi � chiaro... intendo nessuna delle tue affermazioni. T.T
> fibrato tangente=?

Aeeee.....
Come posso spiegarti in poche parole? (tutto quello che ti dico e'
sbagliato, ma fregatene, tanto per farci un'idea, mi raccomando non
dire a qualcuno che te lo chieda, che questo e' un fibrato tangente...
:)) ).
Che cosa e' per te, come lo chiameresti tu, quello che "c'e' sotto al
click sinistro" del mouse quando passi su un'icona?
Hai visto no, che cliccando col sinistro ti appare tutta una nuova
<<Visione_Esplorativa>>, per cosi' dire, circa le proprieta'
intrinseche ma nascoste dietro a quell'icona?
Ebbene, quello che ti appare in un certo senso e' un nuovo "spazio" che
esiste solo li' su quell'iconcina, ed e' pure nascosto fino a che tu
non vi entri dentro! Potremmo dire che un fibrato tangente e' qualche
cosa di simile.
"E' uno spazio che esiste sullo spazio", e per vederlo devi usare gli
strumenti adatti di ispezione.....


> varieta=?

Varieta'! Lo spazio in cui vivi cosa e'? I greci probabilmente furono i
primi a comprendere che la geometria e la descrizione dello spazio in
cui viviamo possono essere unite. Prima di allora i concetti geometrici
applicati alla realta' erano alquanto vaghi. Ad esempio, gia' gli egizi
nel 4o millennio a.C. sapevano che un triangolo rettangolo di cateti 3
e 4 dovesse avere ipotenusa 5, ma questa conoscenza era limitata alla
capacita' di suddividere i terreni... i greci seppero invece
"dimostrare" con la geometria come fosse la realta'. Fu un enorme passo
avanti! Allora nacquero le scienze, l'ingegneria, l'astronomia.... e
guarda che tante cose che scoprirono i greci sono andate perdute nei
secoli, e riscoperte da capo solo verso il 16mo sec. d.C.. Ma comunque,
oggi tu vedi il tuo mondo alla maniera greca. Uno spazio geometrico.
Bello e perfettamente definito, cristallino. In esso esiste la misura
delle distanze, che esiste a prescindere dalla reale disposizione dei
punti che tenti di misurare; poiche' lo spazio nelle sue grandezze
quali la misura, la distanza, la posizione, e' quasi come l'IperUranio
di Platone... in cui sono le IDEE. Le idee sono perfette, la realta' e'
imperfetta ma tende all'idea. Esiste la misura di 1 metro (precisa ed
assoluta), ma nella realta' non potrai mai trovare un oggetto <<lungo 1
metro>> perche' la realta' purtroppo non e' perfetta [e qui ci sarebbe
da parlare per mesi, ed anni...]. Pero' il tuo e' comunque un mondo
geometrico, e lo spazio e' questo qui: euclideo.
Euclideo significa sostanzialmente che [stringendo proprio al massimo]:

Il punto non ha dimensione, ed esiste nello spazio euclideo.
La retta e' un insieme di punti (luogo geometrico) di infinita
lunghezza, costituita da infiniti punti. Andando sempre "dritto in
avanti" a partire da un punto origine costruisci una semiretta, con 2
semirette fai una retta.
Per un punto passano infinite rette.
Per 2 punti passano 2, e solo 2, rette parallele.

Ma questi assunti valgono sempre? Se valgono, allora lo spazio in
questione si chiama euclideo, se non valgono allora lo spazio non e'
piu' euclideo, e lo si chiama in maniera diversa.
Se questo spazio conserva la gran parte delle caratteristiche del
nostro spazio quotidiano allora potrebbe essere una varieta'.
Sostanzialmente, adesso non per turbarti, il nostro spazio quotidiano
sembra proprio una varieta'.


> perche un campo non � "spendibile" in un sistema particellare? la MQ non
> tratta la materia come coesistenente sia in stato particellare che
> ondulatorio?

:)) no, no,... dicevo non e' spendibile alla maniera dei particellari,
dei fisici che studiano le alte energie, le particelle.... quelli alla
Rubbia :))
Cioe, ci sono 2 scuole di pensiero principali nella fisica "on the
edge" (quella che tenta di capire l'arche' con l'unificazione di tutte
le forze):
Una e' quella che fa capo alla MQ e alle sue derivate e tenta la strada
delle teorie dette "di campo", praticamente un copia e incolla, ogni
volta piu' elaborato, della vecchia Meccanica Quantistica. Praticamente
fa capo alla teoria dei gruppi per tirar fuori, con considerazioni di
simmetrie varie ed ancora oltre, le trasformazioni a cui obbediscono i
sistemi, quando siano questi <<sempre piu' piccoli>>. Questa scuola di
pensiero annovera la Susy, la Gut, Modello Standard, QCD, QED come
pezzi forti di ultima generazione... :))
L'altra scuola di pensiero e' quella che fa capo sostanzialmente ad
Einstein e la sua Relativita' Generale. Da li' prende spunto ed idee
per unificare le forze, ma non piu' attraverso l'introduzione dei campi
(come quello per le particelle di Higgs, o via discorrendo, secondo cui
praticamente i micro corpi hanno una loro identita' e la si descrive
attraverso oscillazioni-del-campo, che puo' rappresentare sia le
particelle a spin semintero, che sottostanno alla statistica di
Fermi-Dirac e che rappresenterebbero in un certo senso la MATERIA, sia
quelle a spin intero che sarebbero soggette alla statistica di
Bose-Einstein e che rappresenterebbero i portatori dell'interazione)
bensi' attraverso la modellizzazione di uno spazio/varieta'
appositamente modificato per rendere conto di tutte queste forze!


Dopo aver scritto queste fregnacce, dimentichiamo tutto ed iniziamo a
studiare per bene la fisica... :))
Received on Thu Oct 12 2006 - 10:46:24 CEST

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