Per Prof. Elio Fabri....

From: Alex_j <alex_junior_at_katamail.com>
Date: Fri, 13 Oct 2006 11:26:48 +0200

Chiedo scusa per il subject personalizzato.
Ricordo che Elio Fabri mi fece comprendere delle cose che in tanto tempo
nessun mioi docente (liceo) era riuscito a ben spiegare. Cos� mi appello a
lui, per questo mio presente assillo. Ho postato pi� volte questa domanda
banale senza esito. Forse � troppo banale e non � degna di risposta, per� se
poteste aiutarmi, ve ne sarei grato. Cos�, pensavo che Elio Fabri, magari
con il suo dono della sintesi, potesse in due parole schiarirmi gli
orizzonti. Perch� non so pi�a chi rivolgermi.

Il quesito (lo abbrevio pure).

Ho una sbarra che si muove di moto rettilineo uniforme nella direzione del
suo asse maggiore e, nell'istante t, si presenta come nella parte sinistra
della seguente immagine http://i10.tinypic.com/2hxnlgw.jpg: una molla
distesa ed applicata ad un punto intermedio della sbarra, � libera alla sua
estremit� opposta e sta tornando indietro

Nell'istanete di tempo t, dicevamo, la sbarra � ancora � in moto rett.
uniforme e la molla inizia ad esercitare un forza pari a kl (l= lunghezza
molla k= modulo di elasticit�), lungo la direzione indicata, sul punto di
applicazione sulla sbarra. Una forza uguale e contraria � applicata alla sua
estremit� libera. Immaginando di ignorare le direzioni differenti da quella
dell'asse maggiore della sbarra, da ora "a", vi domando: che forza tende ad
agire lungo "a"? Mi viene da dire: la componente di kl sull'asse medesimo.

Ho cos� scomposto la forza in due componenti, di cui una proprio lungo "a".
E' giusto fin qui?

Bene, come vedete c'� qualcosa che ora esercirt� una forza su un corpo, pur
non essendo ancorato a nessun altro corpo: parlo della molla. E' evidente
che se la sbarra � vincolata a muoversi solo lungo la direzione di nostro
interesse, "a", accadr� che tale forza esercitata dalla molla la rallenter�
soltanto, eventualmente fino a fermarla o ad invertirne il verso di
percorrenza lungo "a".

Ora immaginiamo (immagine a destra) un sistema analogo, ma con l'altra
estremit� della molla applicata ad un perno "p", che pu� muoversi, grazie ad
uno snodo "r", sul piano a cui appartiene anche "a" Immaginiamo che
all'sitante t, quindi, la molla stia esercitando le seguenti forze: le
stesse di prima al punto di applicazione alla sbarra (cio� tutto come
prima). Ma che forze eserciter� adesso sul perno? In particolare ci sar� una
componente lungo l'asse della sbarra, l'asse "a", in grado di
controbilanciare esattamente la forza che abbiamo visto prima, per qualsiasi
angolo formato dal perno con "a"?


Non so se � chiaro il mio problema.....

A me non inetressa l'analisi delle forze in s�, ma una cosa pi� banale: un
principio che non riesco ad individuare ma che sento che esiste.

C'� - cio� - un modo, ragionando sulle forze, per concludere che �
impossibile con questa configuarazione, avere una forza netta lungo l'asse
della sbarra? Mi viene da pensare che a tal fine ci dovrebbe essere una
forza esterna, un qualcosa che non fa parte della sbarra. Altrimenti sarebbe
come dire che un sistema pu� accelerare o decelerare ilsuo moto senza che ci
siano forze da o verso l'esterno, ma solo tra i suou diversi segmenti. Non
so se mi spiego...

Per� la molla del caso precedente � un elemento agganciato alla sbarra e a
nessun'altra cosa, eppure agisce sulla sbarra.


Alex_junior
Received on Fri Oct 13 2006 - 11:26:48 CEST

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