Re: Differenza cucina a induzione / cucina a microonde

From: Soviet_Mario <SovietMario_at_CCCP.MIR>
Date: Mon, 13 May 2019 18:24:59 +0200

On 13/05/19 14:28, Franco wrote:
> On 5/11/2019 12:06, Soviet_Mario wrote:
>
>> ecco, questo è un dato che mi mancava. E sono, lo ammetto,
>> anche molto sorpreso che il fornello lavori con la
>> frequenza di rete.
>
> Ci sono dei sistemi di riscaldamento a induzione che
> funzionano a frequenza di rete, ma sono crogioli di 4m di
> diametro per la fusione di rottami ferrosi. Questi forni
> partono a scaldare perche' in fondo al crogiolo si lascia
> del materiale dalla colata precedente, massiccio. I rottami
> di solito sono piccoli, hanno una resistenza di contatto
> elevata, gli uni con gli altri, e quindi non si
> scalderebbero a sufficienza. Invece con il residuo sul fondo
> del crogiolo si ha che prima fonde quello e il resto dei
> rottami posti sopra fonde per contatto.
>
>> però la cosa mi incuriosisce : cosa genera le vibrazioni ?
>> L'elevamento di frequenza si ottiene in modo meccanico ?
>
> No, elettronico. Si raddrizza la rete, poi si usano dei
> dispositivi di potenza come i MOS o gli IGBT per generare
> l'alta frequenza necessaria. Solitamente la bobina di
> riscaldamento e` associata a un condensatore per fare un
> circuito risonante.

okappa ...

>
>>> Nel caso dei forni a microonde, con frequenza attorno a 2
>>> GHz (l.
>>> d'onda 15 cm) ha senso parlare di onde, ma il forno è una
>>> *cavità
>>> risonante*, in cui si formano *onde stazionarie*.
>>
>> prescindendo dal tipo e forma di carico ?
>> forse è una domanda stupida, boh ...
>
> Cambia la configurazione di campo, ma e` sempre un'onda
> stazionaria.

uhm, questo punto non lo capisco. Cosa impone questo ? Le
eventuali onde non stazionarie si autoelidono per
interferenza (tipo come accade nei reticoli di diffrazione
che lasciano uscire solo certe frequenze e altre le
ammazzano ?).
Non riesco a capire bene il punto

>
>> btw : hai una idea di quanto sia ampio spettralmente il
>> fascio generato dal magnetron ?
>
> Il magnetron dei forni a microonde non e` controllato in
> frequenza e anche l'alimentazione va a spasso, mi aspetto
> che il segnale sia largo qualche megahertz.

dunque poco in rapporto alla frequenza

> La stabilita` in
> frequenza ancora peggio, probabilmente dipende anche da cosa
> c'e` dentro al forno.

mmmm, anche qui non capisco ma mi pare vagamente
riallacciarsi col cenno che facevi prima alla stazionarietà
delle onde a prescindere ... mi sbaglio ? Forse che la
frequenza si auto stabilizza in base al carico in ordine a
ottenere solo onde stazionarie ?

però se anche ci ho mezzo preso, di qui a intuire PERCHE'
accada ce ne passa molto.

So il minimo della teoria del circuito oscillante LC o LCR e
come li si, la frequenza si autoregola (o la regoli variando
L o C manualmente). Il che sembrerebbe simile allo scenario
del carico nel forno, salvo che non mi pare né una C
tantomeno una L, ma piuttosto R (che non ricordo se
influisca sulla frequenza).

C'è qualche equazione semplice che dice che frequenza (media
o mediana o cosa) viene fuori variando il carico e a parte
come questa produca le onde stazionarie ?
danke


>


-- 
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Mon May 13 2019 - 18:24:59 CEST

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