Re: Elettrone; la solita domanda a cui spero segua un'insolita risposta.
Soviet_Mario ha scritto:
> E' noto che la ricombinazione di due radicali liberi
> (reazione priva di energia di attivazione e sempre
> esotermica, poco o tanto), non procede mai per semplice
> incontro di due radicali. Ad es. se due H* si incontrano
> isolati nel vuoto ("adiabaticamente"), ergo in un sistema
> gassoso rarefatto, formano un legame un uno stato
> vibrazionale talmente eccitato da spezzarsi al primo
> rilassamento. Ossia rimbalzano. Questo perché gli atomi
> inizialmente non erano fermi, ma viaggiavano.
> L'unico modo per ricombinare i radicali � o in un urto a tre
> corpi (il terzo corpo essendo inerte, ma abbandonando l'urto
> con energia cinetica e/o vibrazionale etc interna superiore
> a prima dell'urto), oppure contro una parete solida. In
> entrambi i casi � necessario dissipare un po' del calore
> generato, e rilassare lo stato vibrazionale del negame
> nascente. Viceversa si ha solo rimbalzo elastico.
Lo stesso problema pu� essere trattato in un modo pi� "da fisico", che
ha il vantaggio di non richiedere alcuna conoscenza degli stati interni:
basta sapere che la reazione � esotermica.
Abbiamo due oggetti (atomi, radicali, molecole, particelle...) che
vorremmo vedere produrre la reazione
A + B --> C
che sappiamo essere esotermica.
Ci� vuol dire che in condizioni di riposo (nel rif. in cui sono ferme)
A e B hanno insieme un'energia maggiore di C.
Mettiamoci nel rif. del centro di massa, in cui A e B hanno prima
dell'urto q. di moto uguali in modulo (e opposte in verso).
Di conseguenza, se la reazione fosse possibile, il prodotto C sarebbe
fermo.
E' allora ovvio che l'energia non si conserva: gi� la somma delle
energie di A e B ferme � maggiore di quella di C; ma poi A e B hanno
anche energie cinetiche, mentre C non ne ha.
Questa semplice considerazione spiega anche perch� (ad es.) un
elettrone libero non pu� assorbire un fotone: � necessario che
l'elettrone faccia parte di un sistema legato, che possa assorbire
l'energia in eccesso; o passando a uno stato eccitato, o rilasciando
l'elettrone (ionizzazione).
--
Elio Fabri
Received on Tue Apr 24 2012 - 21:32:06 CEST
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