Re: Universo con più di 3 dimensioni

From: Soviet_Mario <Soviet.Mario_at_CCCP.MIR>
Date: Fri, 13 Apr 2012 17:40:33 +0200

Il 13/04/2012 11:46, Marco Turconi ha scritto:
> Sembra che Soviet_Mario abbia detto :
>> Il 12/04/2012 19:07, lefthand ha scritto:
>>> Il Thu, 12 Apr 2012 16:14:11 +0200, Soviet_Mario ha scritto:
>>>
>>>> Allora, io sono una figura geometrica tracciata in un disegno. Ora io
>>>> che estensione ho espressa in una delle dimensioni compatte ?
>>>> Chiariamo prima questo punto, se possibile.
>>>
>>> Tutto quanto.
>>
>> non ho capito
>>
>
> provo a spiegartela io in generale.
> Traccia una linea su un foglio di carta. La linea ha, idealmente, una
> dimensione.
> Se muovi la matita sulla linea sei sempre su quella dimensione.

questo per� � vero solo se la linea � retta (o se � curva
solo per una curvatura intrinseca dello spazio).

> Se ESCI dalla linea, disegnando altri punti o linee sul foglio di carta,
> ti stati muovendo su 2 dimensioni.

ti ringrazio della metafora, ma penso che con le sole
metafore non si esca da quella della formichina sul cavo,
che ha limiti simili alle palle sui tendoni elastici

> Se alzi la matita e disegni nell'aria, stai disegnando in una terza
> dimensione.
> Se esci anche da questo spazio... come? con l'immaginazione, ovviamente,
> ti stai muovendo in una 4a dimensione, e cosi' via.

E questa � l'ortogonalit� ...

>
> In realta', ad ogni coordinata in una certa dimensione tu associ un
> numero, quindi l'aggiungere dimensioni puo' anche essere semplicemente
> un modo simbolico per associare proprieta' misurabili a un punto dello
> spazio tridimensionale.

fin qui capisco

> Per esempio prendi un cubo: il cubo ha 3 dimensioni. Posso dire: nel mio
> modello aggiungo una 4a dimensione, per ogni punto del cubo (3
> coordinate), aggiungo una 4a coordinata che indica la temperatura di
> quel punto.
> Quel cubo e' un cubo a 4 dimensioni? nel mio modello si'.

bene

>
> Credo, nella mia ignoranza, che, piu' o meno, questa sia l'idea su cui
> si costruisce la teoria delle stringhe.

questo discorso per� non include la differenza tra
dimensioni compatte o meno, n� rende pertinente la "scala"
delle dimensioni.
Semplicemente una scala di temperatura sar� sempre
totalmente estranea da una di lunghezze.

Io mi chiedo questo : se 4�, 5�, 6� dimensione sono proprio
di natura differente, come T, P, campi vari, che senso ha
confrontare le loro scale con quelle delle altre tre D ? Se
sono anch'esse delle lunghezze, allora perch� hanno una
scala differente ?


> A ogni punto dello spazio tridimensionale + tempo si associano tot
> dimensioni (con proprieta' metriche/matematiche particolari come ha
> scritto Fabri), tramite queste dimensioni si spera di poter descrivere
> le proprieta' fisiche di quel punto.
> Con proprieta' fisiche di quel punto si intende: comprese le particelle
> che "occupano" quel punto. Le particelle e le loro proprieta' vengono
> viste come manifestazioni della forma dello spazio, manifestazioni dei
> valori che assumono le coordinate delle "dimensioni" (ammesso che
> coordinate sia un termine utilizzabile anche per queste dimensioni
> aggiunte).
> Se queste dimensioni siano "reali" o puro artificio matematico, se il
> porsi questa stessa domanda abbia senso, e' tutto un altro discorso.

mmm, una buona difesa, ma che non entra nei punti che mi
rimangono sul gozzo :)

A me in particolare non va gi� il discorso spazio ed enti in
esso inclusi, e la relazione contenuto/contenitore
ciao
CCCP

--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Fri Apr 13 2012 - 17:40:33 CEST

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