Patrizio ha scritto:
> Premetto che non mi sento in grado di valutare appieno le
> argomentazioni di Elio, che (per togliere qualsiasi dubbio, dichiaro,
> senza difficolta', di condiderarle come un profondo monito). Tuttavia,
> neanche lui credo che neghi 'tout court' l'innata aspirazione umana di
> chiedersi i 'perche''. Per quanto ho capito, Elio ha ben chiaro in
> mente una metodologia ben precisa e delineata sul come *eventualmente
> arrivarci*, avendo ben presente che non e' detto che ci si possa
> arrivare. Elio, ti chiedo perdono in anticipo se ho frainteso il tuo
> pensiero in proposito (e se e' il caso ti autorizzo a tutti gli
> insulti per questa indebita intromissine :-((((( . Ma spero comprendi
> che mi serviva, almeno per capire, e cio' a parziale scusante.
Ma dai... :-))
Forse pero' tu potresti ricordare altri miei interventi su temi assai
simili a questo, in cui ho sostenuto tesi in certo senso opposte.
Esempio. Non ricordo piu' dove e quando, ma a una domanda del tipo
"perche' i corpi cadono con la stessa accelerazione?"
ho risposto piu' o meno cosi'.
"La prima risposta potrebbe essere che non c'e' nessun perche' da
chiedersi: e' un fatto, e tanto basta.
Pero' se Einstein si fosse fermato li', non avrebbe costruito la RG."
Voglio dire che la mia posizione dipende dall'atteggiamento dell'OP:
in questo caso l'ho trovato troppo sbilanciato verso le "vere
ragioni", ed ecco il perche' della mia risposta.
A un atteggiamento eccessivamente strumentalista, risponderei in senso
opposto.
--
Elio Fabri
Received on Thu Aug 17 2006 - 20:09:39 CEST