Josef K. ha scritto:
> On Sat, 12 Aug 2006 14:40:40 +0200, zoidberg <nospam_at_fake.address>
> wrote:
>
>> Esempio:
>> A) ho osservato un moto e ne ho dedotto che avviene uno spostamento di x
>> metri ogni secondo. Quindi l'unita' di misura e' m/s.
>> B) ho osservato qualcosa che mi ha portato a utilizzare N*m. Cosa ho
>> osservato? Perche' ho moltiplicato?
>
> A me non viene in mente una regola da seguire n� tantomeno qualcosa di
> profondo al riguardo.
> Secondo me, anzi, non c'� nulla di profondo.
> Prendendo il tuo esempio, a livello di unit� di misura noi diamo il
> nome di N a kg*m/s^2, decidiamo di chiamare Joule N*m=kg*m^2/s^2.
> E' frutto di convenzioni, semplicemente abbiamo introdotto il nome N
> perch� l'unit� di misura era associata alla grandezza fisica forza che
> ha una rilevanza fisica e lo stesso per Joule.
> Per� ribadisco, il tuo modo di esprimerti facendo riferimento a unit�
> di misura anzich� grandezze fisiche mi lascia molto perplesso.
> Il fatto che qualcosa risulti espresso come combinazione di unit� di
> misura "che hanno un nome" non significa granch�.
> Insomma, io non ci trovo nulla di profondo, anche se non sono sicuro
> di aver capito la problematica.
A questo punto nemmeno io sono sicuro di aver capito del tutto quello
che ho detto... :-)
Questo dubbio mi arrivava dal fatto che non capivo esattamente cosa
significasse Ah (ampere*ora) sulle scatole delle pile, ma poi ragionando
ho scoperto che si trattava della carica.
Quindi se non sbaglio Ampere*ora e 3600 Coulomb sono la stessa cosa
scritta in modo diverso. Giusto?
Received on Sat Aug 12 2006 - 21:44:07 CEST
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