Re: la massa gravitazionale di un elettrone diventa infinità?

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_units.it>
Date: Sun, 19 May 2019 00:18:37 +0200

Il 18/05/19 19:42, Giorgio Bibbiani ha scritto:
...
> 2 osservazioni (non per spiegare a te, ovviamente,
> ma ne approfitto per rinfrescarmi le idee...).
...

Non era mia intenzione entrare nel merito della questione ma solo far
notare a WT che non si trattava (per una volta tanto) di idee personali
di Buggio ma di punti di vista che, *ed è un affatto*, esistono. Poi uno
può avere buoni motivi per dissentire ma allora, di fronte a chi usa un
punto di vista diverso, argomenta se ritiene, o tace, ma non liquida la
cosa come fantasia di una sola persona. Altrimenti fa disinformazione
peggio di Buggio (peggio perché WT conosce abbastanza fisica).

Aggiungo solo un punto sul merito. Che nella legge di gravitazione di
Newton ci vadano le stesse masse che moltiplicano le accelerazioni nelle
equazioni del moto non è una necessità a priori ma è un risultato
giustificato da dati sperimentali. Se *dopo* questo dato di fatto
sperimentale decidiamo che è più economico identificare "massa
inerziale" e "massa gravitazionale" e parlare di massa "tout court", va
benissimo. Abbiamo un risparmio concettuale molto utile. Ma questo non
rende insensata neanche "a posteriori" la distinzione. Il fatto che ci
possiamo mettere il prodotto delle massa dei corpi e non, che so, la
somma dei quadrati dei numeri atomici degli atomi costituenti,
chiamandolo "massa gravitazionale" resta un *fatto* nuovo rispetto a m*a
= F.

Circa la tua frase
"...e comunque a determinare la geometria
dello spaziotempo concorre la sola massa inerziale...", io avrei scritto
la stessa cosa ma mettendo 'massa gravitazionale'. :-)
Visto che le equazioni delle geodetiche per i corpi di prova si riducono
in approssiamzione di debole curvatura a equazioni che esprimono l'
accelerazione in funzione del termine che vene re-intepretato come
campo generato da una massa M.

Cosa completamente diversa è il discorso sull'opportunità didattica di
evitare di introdurre in un primo approccio all' argomento una
distinzione che poi viene a cadere per ragioni sperimentali.

Giorgio
Received on Sun May 19 2019 - 00:18:37 CEST

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