Re: Perchè esistono i colori ? (Why are there the colours ?)

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_fastwebnet.it>
Date: Sun, 19 May 2019 11:38:49 +0200

Un po' di commenti sparsi.
Il primo è che a mio parere molti che partecipano a questa
interminabile discussione non hanno ancora imparato a distinguere dati
affidabili e no.
I vari siti sono pieni di curve ma molto raramente citano la fonte, e
tanto meno si sa che cosa significhino esattamente quelle curve.

Un esempio.
*GB* scrive
> il cono L mostra una sensibilità a 400 nm che è 10 volte maggiore
> di quella che mostra a 680 nm)

JTS risponde
> ? Nei dati che ho visto oggi non e' cosi'.

Nessuno dei due cita la fonte.
Ho provato a controllare sui dati
- 2-deg Stiles & Burch energy (log)
(http://www.cvrl.org/cones.htm)
e trovo:
400, -2.27830
680, -1.38079
quindi il log del rapporto (400/680) è -0.88951 ossia 1:7.75.
Un andamento esattamente opposto a quello che dice *GB*.

Giorgio Pastore:
> Ma quella e' una codifica particolare messa insieme in Germania
> negli anni venti e usata principalmente da fabbricanti di vernici
Buono a sapersi. Quindi se chiedo una vernice giallo limone mi arriva
quella roba lì?
Sarebbe il caso di ricordargli Goethe:
"Kennst du das Land wo die Zitronen blühn?"
(Mignon a Wilhelm Meister.)
Almeno Goethe lo sapeva, che se vuoi vedere i limoni devi venire in
Italia :-)

JTS:
> Per essere sicuro dovrei guardare nuovamente colori puri. L'ultima
> volta che lo ho fatto ...
Come hai fatto? Non è mica facile.
Per es. vedo che fate continuamente riferimento alla pagine di quel
testo di Chimica Analitica, come se fosse una fonte attendibile dove
vedere i colori *puri*.
Ma scherziamo? Una pagina stampata!!!
Tra l'altro si vede a occhio che non sono affatto puri.
Poi in generale la stampa è il mezzo peggiore per riprodurre colori.
Gli editori di libri d'arte fanno miracoli (e quello non è un libro
d'arte) ma ai limiti del mezzo non si sfugge.

Se poi tu pensassi che i colori del'arcobaleno sono puri, debbo
disilluderti.
Lo sarebbero se il Sole fosse puntiforme. Ma visto che ha un diametro
angolare di oltre mezzo grado, quello che vediamo è la sovrapposizione
di arcobaleni sfasati tra loro fino a mezzo grado.
La semiapertura angolare dell'arcobaleno va da 39.7° per il violetto a
42.5° per il rosso, totale 2.8°. Quindi la sovrapposizione è
tutt'altro che trascurabile e i colori sono tutt'altro che puri.
-- 
Elio Fabri
Received on Sun May 19 2019 - 11:38:49 CEST

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