Re: Effetto punte, giri di massa e verso spine di rete

From: Piercarlo cdcromo <piercarlo_at_cdcromo.it>
Date: Mon, 31 Jul 2006 17:07:13 +0200

In fE6zg.137716$dW3.91603_at_newssvr21.news.prodigy.com, Franco,
inewd_at_hotmail.com, il 30-07-2006 20:12 ha scritto:


> Ciao, ho avuto un po' da fare e ho messo in coda questo messaggio, che
> richiede una risposta articolata e pensata. Rispondo a braccio, cercando
> di ricordami di tutti gli argomenti di cui hai parlato.

Bhe, sapevo che prima o poi avresti raccolto la provocazione! ;-)
>
> Tanto per cominciare procedo con l'explicatio terminorum, giusto per
> capirsi nel seguito. La parola massa e` quasi sempre usata non
> correttamente. Ci sono tre parole magiche: terra (earth), massa
> (chassis) e riferimento o zero volt (ground o reference).

Lo so; non son stato per� a precisarlo perch�, entro certi limiti, il mio
discorso era rivolto a chi queste cose probabilmente le sa gi� (non ho
postato qui per caso, eh!).
>
(...)
>
> Detto questo, il piano di stampato "continuo" non e` un piano di massa
> ma presumibilmente un piano di 0V. La distinzione serve in casi
> complicati per capire di cosa si sta parlando.

Ok, ma almeno per quello che ho visto io, nel mio lettore � proprio usato
prevalentemente come uno schermo generale ("prevalentemente" significa che
in realt� l'uso � un po' ibrido: in alcuni punti viene usato anche come
connessione di massa tra aree diverse del circuito).
>
> In generale collegare la massa allo zero volt (in un solo punto (*)) e`
> una cosa buona, se il sistema e` tutto "racchiuso" nella scatola. Invece
> nel caso di sistemi che parlano fra di loro attraverso cavi puo` essere
> deleterio perche' se lo si fa da entrambe le parti, abbiamo due
> riferimenti collegati fra di loro (attraverso i cavi di connessione), e
> anche attraverso le masse e i collegamenti di terra. Questo e` il tipico
> caso di loop di riferimento (ground loop): questo loop racchiude
> un'area e tutto il campo magnetico variabile concatenato da quella spira
> genera delle forti correnti nei riferimenti, che a causa della impedenza
> dei collegamenti provacano delle cadute di tensione lungo i riferimenti
> stessi: gli zero volt collegati fra di loro non sono piu` allo stesso
> potenziale, e` come se in serie al conduttore ci fosse un generatore di
> tensione (questo meccanismo si chiama diafonia da conduttori condivisi).

Ed � probabilmente la vera causa di tutti i "suoni di cavi" che ci sono in
giro... ok.
>
> Per evitare questo guaio di solito si deve tagliare il loop da qualche
> parte: la soluzione pulita consiste nell'usare una trasmissione
> bilanciata del segnale...

E in ambito professionale � cos�. In ambito consumer purtroppo la faccenda �
molto meno curata (in alcuni casi direi non curata affatto: la protezione
dai disturbi sui cavi � data unicamente dall'avere sul lato trasmittente un
generatore a bassa impedenza... purtroppo non sempre bassa a sufficienza).
>
> Collegare i pannelli metallici della scatola al riferimento puo` essere
> un buon tentativo, tenendo pero` conto di quanto segue: se la scatola
> non ha continuita` metallica, ed e` questo il tuo caso, l'effetto di
> schermatura si ha solo parzialmente per campi elettrici a bassa
> frequenza: le interferenze di radio vimercate internescional (:)) non
> sono mitigate da questa configurazione.

Fortunatamente non � un problema, a meno che non gli piazzi un cellulare
vicino! :-)

>> Le punte invece non servono a nulla per il rumore. Le punte non hanno
> nulla di magico in se': sono semplicemente una particolare geometria con
> la loro capacita` verso il resto del mondo. Se al posto di una punta
> mettessi una pallina in cima al reoforo, avresti un valore di capacita`
> piu` alto. Le punte non "raccolgono" i campi ne' li concentrano: si
> comportano come tutte le altre geometrie: l'intensita` di campo sulla
> superficie dipende dal reciproco del raggio locale di curvatura, ma non
> c'e` nulla di miracoloso in tutto cio`.

Mi guardo bene dal ritenere che siano "miracolose": io ho pensato al loro
uso pi� come a un espediente per riarrangiare la distribuzione delle
capacit� parassite tra piano di rame del circuito e il telaio. Non so se �
effettivamente questo che ho ottenuto ma qualcosa � cambiato in maniera
udibile (in questo caso; in altri no)
>
> Dove le punte fanno la differenza e` nel caso di campi molto elevati, in
> cui, a causa dell'elevato campo locale, si puo` avere ionizzazione
> dell'aria: ma questo e` piu` da parafulmine, non da circuito
> elettronico. Per quanto riguarda le punte del grundig non so dire nulla:
> si puo` andare dalla superstizione, alla protezione da scarica
> elettrostatica (ma mi pare abbastanza strano).

Almeno in un amplificatore normale non vi dovrebbero essere di questi
problemi! :-) Ma forse pensavano di infilarlo anche in un televisore! :-).
>
> Per quanto riguarda l'inversione della spina, e` probabile che siano
> coinvolti i filtri di ingresso e che manchi un collegamento di terra.

Filtri non ve ne sono proprio. Qualcuno diceva che la cosa dipenderebbe dal
senso degli avvolgimenti del trasformatore. Non dico niente: prendo e
ripropongo... Comunque, visto la cronica deficienza degli impianti di terra
che incontro, di solito, quando c'�, arrangio il filtro in modo da non avere
alcun "centrale" da collegare a terra. Si riduce l'efficacia ma almeno non
si stanno a prendere scossine e scossette sempre molto antipatiche anche se
di lievissima entit� (o meglio... in alcuni casi mica tanto lieve visto che
toccando i coperchi con cavi vari si vedono delle piccolissime ma
evidentissime scintille).
>
(...).
>
> Infine un'ultima cosa: la distorsione di intermodulazione richiede una
> non linearita` perche' possa avere luogo: e se c'e` una non linearita`
> c'e` anche distorsione armonica. Se semplicemente sovrapponi in un
> sistema lineare il segnale utile e un ronzio a 50 Hz, puoi avere il
> ronzio che da` fastidio, ma non si tratta di intermodulazione.

La non linearit� c'�, ed � quella dei circuiti una volta che la
controreazione ha cominciato ad andare per fiori... Il tipo di problema ha
origine ultrasonica (e, in alcuni Grundig "buoni" ho visto precisamente
degli accorgimenti per limitare *sullo stadio d'ingresso* la banda passante
del segnale in entrata, a prescindere dalla presenza di filtri precedenti
l'ingresso e dall'esistenza della compensazione a polo dominante - che
ovviamente c'�). Ho il sospetto (non nuovo e non nato da questa cosa) che
molti giudizi sul "suono" di questo o quell'operazionale siano in realt�
giudizi sulla linearit� intrinseca degli stessi a prescindere dalla
controreazione (cio� fuori banda audio).
>
> Per i problemi di rumore, suggerisco questo libro: Noise Reduction
> Techniques in Electronic Systems, 2nd Edition by Henry Ott, 1998 (al
> solito lo trovi facilmente nelle biblioteche universitarie)?

Come al solito... sigh! :-(. Vabb�, guarder� un po' in giro.
>
> Infine ultimo suggerimento: quando fai delle modifiche, fanne una per
> volta, in modo da capire qual e` quella che da` dei coambiamenti.

Lo so, dovrei perdere questo vizietto... ma non sempre ho il tempo di farele
cose con metodo.

Ciao
Piercarlo
Received on Mon Jul 31 2006 - 17:07:13 CEST

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