Re: Effetto punte, giri di massa e verso spine di rete

From: Piercarlo <piercarloboletti_at_tiscali.it>
Date: Tue, 25 Jul 2006 00:03:56 +0200

Elio Fabri ha scritto:

> La prima risposta che mi viene credo di averla gia' data di recente in
> un'occasione simile (non eri mica sempre tu?): trovo che la tua
> richiesta somigli molto a quella di uno che si voglia far fare una
> diagnosi medica epsonendo i sintomi per e-mail...

Eh, eh, eh... diciamo che pi� che una richiesta di "diagnosi" � un
esporre dei sintomi per sentire altre campane che magari si sono
scontrati con qualche cosa di simile.
>
> Seconda risposta: per quanto mi dice la mia esperienza (che ormai non
> e' piu' recente, ma credo sempre valida) se c'e' una cosa pericolosa
> in elettronica in generale, e nel campo audio in particolare, e' quella
> di mettersi a "pasticciare" con le masse :-)

In effetti ci ho pasticciato proprio per vedere cosa ne saltava fuori.
Pasticciato stando attento a non fare troppi casini per� (non ho voglia
di vedere andare in fumo i finali perch� qualcosa si � messo ad
autoscillare).
>
> Terzo: non ho poi mica capito il perche' delle tue modifiche...
> Il "parafulmine", la rete RC... Hai trovato suggerimenti del genere in
> qualche rivista? Oppure?

No, sono interamente (mala) farina del mio sacco nata da riflessioni su
una faccenda un po' stramba ma che, a quanto pare, qualche effetto
udibile lo provoca. La faccenda � questa: l'accoppiamento (capacitivo)
tra chassis e circuito stampato di un circuito audio favorirebbe un tipo
di diafonia e di intermodulazione sul segnale audio che rende la sua
riproduzione abbastanza stridente e innaturale, a prescindere dalla
qualit� intrinseca del circuito (che comunque conta, intendiamoci bene).

La persona che sostiene questo, a parte alcuni suggerimenti di prova
(ascoltare le apparecchiature con o senza i coperchi montati), non
fornisce alcuna spiegazione sul perch� questo avvenga. Tuttavia, da
indizi dedotti dai suoi discorsi, ho fatto l'ipotesi che quanto accade
dipenda dalle caratteristiche dell'aria intesa come dielettrico (un
dielettrico un po' particolare perch�, vibrando, potrebbe comportarsi
come un debolissimo microfono a condensatore con la differenza che in
questo caso, anzich� dalla variazione della posizione delle armature, la
variazione di capacit� � data dalle variazioni di densit� del
dielettrico - in questo caso aria *normale* con tutto quanto la
riguarda, soprattutto il tasso di umidit� relativa e la temperatura).
L'ipotesi � stata parzialmente corroborata dalla sostituzione
dell'aria... con un altro dielettrico pi� "solido (un bel pannello di
polistirolo per imballi che riempisse parzialmente lo spazio interno
dell'apparecchio "cavia" - un lettore CD). Il suono si � in qualche modo
"ripulito".

Questo "correttivo" per�, a parte l'antiesteticit� (e i pericoli di
surriscaldamento) si � rivelato inefficace con i lettori aventi circuito
montato completamente su piastra a doppia faccia di cui una utilizzata
come piano di massa. Guarda caso proprio il tipo di lettore che ho io...

Che fare allora? La risposta � venuta osservando un amplificatore (un
Grundig) che, a detta della persona di cui sopra, � stato costruito
tenendo conto anche di questo problema di interferenza. A parte una
costruzione un po' pi� accorta delle masse (viene evitato qualunque giro
di massa, soprattutto attraverso il telaio che fa appunto solo da
schermo e non da "collegamento" come spesso succede) l'unica
particolarit� "strana" evidente era proprio una bella "punta" collegata
a massa orientata verso il pannello frontale a mo di "scaricatore".

A questo punto mi si � accesa in testa una lampadina (sbagliata? forse
s�... ma intanto � restata accesa!): come funzionano le punte?
Concentrando i campi elettrici su di s�... e scaricando i campi
elettrici vaganti che gli stanno attorno. Il che, dal punto di vista
elettrico (se non canno qualcosa), significa che diminuiscono la
capacit� elettrica di ci� che gli sta attorno, compresa quella di
eventuali piani di massa nei confronti del telaio (o dei coperchi del
telaio nel mio caso). Questo, se vero, corrispondeva a quanto cercavo:
diminuire l'influenza dell'aria come dielettrico pur senza fargli nulla
a quest'ultima - una bella prova di funzionamento sotto vuoto di un
lettore dotato di telecomando dovrebbe fungere da prova del nove circa
l'esistenza o meno dell'influenza dell'aria nel caso in questione... se
qualche fisico ha un'ora buca e l'attrezzatura adatta... ;-)

Epilogo della storia: ho provato a saldare in vari punti del piano di
massa del lettore CD queste "punte" e qualcosa � cambiato in modo
*udibile* (non sto parlando di cambiamenti miracolosi ma solo di
cambiamenti udibili anche se marginali).

A questo punto, anche per verificare di non avere le traveggole, ho
postato il tutto qua... un "covo" di fisici mi sembrava proprio il luogo
pi� adatto per chiedere lumi su questa piccola stranezza! :-). Ho
postato anche altrove ma pi� che silenzio... ;-).

Adesso puoi pure spararmi se vuoi! :-)


> Quarto: per capire che cosa sta succedendo, come minimo ci vorrebbe un
> oscilloscopio (usato con competenza, altrimenti ti puo' far vedere
> fischi per fiaschi...)

Ad averlo... sigh! :-(

Ciao
Piercarlo
Received on Tue Jul 25 2006 - 00:03:56 CEST

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