Re: Universo con più di 3 dimensioni
Il 10/04/2012 21:32, lefthand ha scritto:
> Il Sun, 08 Apr 2012 15:35:08 +0200, Soviet_Mario ha scritto:
>
>> non ho capito il discorso del giro dell'universo ...
>
> Riducendo al minimo il numero delle dimensioni per poter illustrare
> visivamente la cosa, puoi pensare a qualcosa tipo una cannuccia che in un
> senso ha una lunghezza indefinita (anche qualche miliardo di anni luce)
> ma nel senso ortogonale ti permette di "fare il giro" percorrendo una
> distanza molto breve. Si parla di dimensioni compatte; "compatto" ha un
> significato topologico: a livello non-matematico una linea chiusa �
> compatta, cos� come un segmento che comprende gli estremi, mentre una
> retta o un segmento privo degli estremi non lo sono. In effetti "fare il
> giro" non � un'espressione appropriata perch� in queste teorie le
> particelle fondamentali sono "avvolte" attorno a queste dimensioni
> "piccolissime".
grazie dello sforzo per tentare di ridurre la cosa, ma
ancora mi sfugge il discorso delle dimensioni compatte.
Io avrei pensato che una dimensione (e tutte sono compatte,
alla scala universale, vero ? Se l'universo � finito e
illimitato) dovesse essere pi� grande di qualsiasi oggetto
che deve estendersi anche in tale direzione.
Voglio dire, un sasso, o una galassia, non possono avere una
lunghezza che eccede l'arrotolamento della lunghezza, se no
sarebbero pi� lunghe dell'universo che le contiene.
E non possono avere una larghezza pi� vasta della larghezza
(quella dell'universo).
Idem per la profondit�.
Per� un sasso pu� avere una quarta, o quinta dimensione, pi�
estesa della quarta o quinta dimensione "totale" ?
Ma cosa vuol dire poi totale ?
Nell'universo esiste solo una lunghezza, una profondit� e
una sola larghezza (che includono tutto). Anche se possono
essere orientate arbitrariamente.
Invece di queste dimensioni arrotolate mi sembra che possano
esisterne tante "copie", istanze affiancate ... o
sovrapposte, o che altro ? Come pu� un descrittore dello
spazio in s� essere degenere ?
E' questa la cosa che non capisco, non il fatto che siano
chiuse e limitate, ma che siano chiuse ad una scala
inferiore alla scala degli altri corpi.
Sarebbe come dire che la profondit� ha una scala di un
metro, ed un transatlantico ha 300 profondit�.
Vista cos� mi pare che queste dimensioni compatte siano
presentate solo come partizioni finite delle dimensioni
normali, compatte a scala universale.
>
>> Altra domanda : queste dimensioni aggiuntive, sono tutte ortogonali tra
>> loro e alle tre che noi percepiamo ?
>
> Altrimenti che dimensioni sarebbero?
non so, ancora non ho capito adesso come si concilia la
compattezza a scala piccola con la scala dei corpi superiore
... a meno che noi non occupiamo quelle dimensioni. Sono
dimensioni a noi estranee ? Non non misurabili, ma collocate
altrove ?
> Pi� che "ortogonali" le dimensioni
> sono linearmente indipendenti, ma � una sottigliezza. Per intenderci, in
> un piano cartesiano non � indispensabile che i due assi siano
> perpendicolari, basta che siano incidenti, e cos� nello spazio 3D. Ma da
> un sistema di riferimento linearmente indipendente puoi sempre passare a
> un sistema ortogonale.
>
ah ecco ... hai ragione, sono stato restrittivo
ciao
Soviet
>
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Wed Apr 11 2012 - 16:55:16 CEST
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