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From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Sat, 22 Jul 2006 18:18:06 +0200

"Stefano Gemma" <stefano_at_millesimo.com> ha scritto nel messaggio
news:e9qp4k$a0k$1_at_newsreader.mailgate.org...

> Il problema dice che "Due fulmini colpiscono
> gli estremi A' e B' del vagone nell'istante in cui essi coincidono con i
> punti A e B della banchina.". Nell'istante in cui, non negli istanti in
> cui
> (come ha suggerito Fabri). Questo significa che esiste un istante
> (misurato
> da O o da O'?) nel quale A e B coincidono contemporaneamente con A' e B'.
> Quindi B' incontra B nell'istante in cui A' incontra A. Il problema non
> dice
> nulla sulla lunghezza dei segmenti A'B' e AB. Quello che si deve supporre,
> secondo l'enunciato, � che sia l'osservatore in O che quello in O'
> misurano
> la coincidenza di A con A' contemporaneamente a quella di B con B'.

Non saprei dire se si deve supporre questo "secondo l'enunciato". Certamente
e' sbagliato. L'estensore del problema voleva chiaramente intendere la
contemporaneita' dei due eventi come "misurata" da O (conseguentemente tale
contemporaneita' non ci sara' per O').
Mia opinione e' che un non esperto entra quasi automaticamente nei casini se
non riflette adeguatamente sul significato operativo di quella "misura"
contemporanea.

> Stefano

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Sat Jul 22 2006 - 18:18:06 CEST

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