Re: temperatura nello spazio

From: Patrizio <patrizio.pan-2002_at_libero.it>
Date: 17 Jul 2006 04:25:09 -0700

salvsalv ha scritto:

> Ripensando al film (non ricordo bene il titolo) Il Pianeta Rosso (se non
> erro), in cui stava quello nello spazio che si toglieva il casco e si
> ghiacciava quasi all'istante....

Guarda che il pericolo piu' grosso e' che la pressione
sia pressoche' nulla: prova a mettere un po' d'acqua
in un'ampollina in cui si possa fare il 'vuoto' con una
pompa aspirante. Se la pompa non e' proprio troppo
scarsa, vedrai l'acqua *bollire* (a temp. ambiente, e
poi, continuando, anche sotto)!

Io avrei immaginato *in primis* che i liquidi interni
(sangue, quindi acqua, etc.) fuoriuscissero (per lo piu'
evaporando) attraverso i pori della pelle, ma anche
polmoni (bocca, naso), anche piuttosto velocemente,
per cui non sarebbe stata una morte 'dolce' :-(( ,
con conseguente raffeddamento progressivo.
Il congelamento sarebbe seguito (+ o -) di li' a poco.

> volevo sapere cosa succederebbe in
> realt�......io ho pensato, sapendo che la temperatura nello spazio �
> prossima allo 0 assoluto, in quanto la materia scarseggia e l'unica fonte di
> calore � la radiazione fossile (del bigbang).....insomma se io mi trovassi
> nello spazio senza protezione, escludendo le radiazioni di una stella
> vicina, probabilmente non finirei ghiacciato perch� il mio calore si
> dovrebbe trasferire in un altro corpo, ma quale (se lo spazio � vuoto) ?

*Se il vuoto fosse un isolante termico*, potresti aver ragione.
Purtroppo non lo e', vedi sotto.
Questa del 'calore che dovrebbe trasferirsi (di necessita')
su un altro corpo' l'hai letta da qualche parte, o e' una tua
riflessione/conclusione?
La parte di energia che un qualsiasi corpo possiede e che
dipende dalla sua temperatura T puo' andarsene (o ritornare)
attraverso 3 semplici processi:
1- irraggiamento di onde elettromagnetiche;
2- conduzione (presuppone contatto tra 2 corpi a T diverse)
3- convezione (richiede presenza di un fluido (liquido o gas))

Ho semlificato un po', cmq, nel tuo caso mi pare che l'unico
processo sia quello di irraggiamento: le onde EM partono e,
dato che dici che non ci sono corpi vicini, non fanno ritorno :)
Succederebbe lo stesso, anche se piu' lentamente, se fossi
dentro una tuta, o protezione (come l'hai chiamata) se questa
fosse sprovvista di un generatore di en. termica adatto a
compensare la perdita.
Considera anche che le coperte (non le termocoperte)
*non riscaldano*.
All'inizio sei tu che le riscaldi, fino a che, a circa 37 gradi
- e cio' avviene presto perche' per le coperte i punti 2- e 3-
sono piccoli o trascurabili - si stabilisce una sorta di equilibrio
termico; vabbe', un po' di en. se ne va (1-, principalmente), ma tu
compensi perche' nel tuo corpo avviene di continuo produzione
di en. termica (pressoche' costante, pero'), e cio' dovrebbe
compensare (appunto) il flusso termico in uscita, ma capisci
bene che dipende dalla coperta.

> Ovviamente sono quasi del tutto ignorante per queste cose per� sono
> curioso.....mi sapete rispondere?

Ci ho provato, e' molto probabile che qualche altro
ti risponda molto meglio.

> Se non lo fate, mi tocca andare nello
> spazio nudo e vedere cosa succede :-)))

Be', se hai letto, suppongo che cambierai idea :-))
Received on Mon Jul 17 2006 - 13:25:09 CEST

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