Re: La relatività di Rovelli
Il 13/04/2012 09:16, marcofuics ha scritto:
> Voglio dire che se una cosa e' difficile da capire, come la rigiri e la rivolti questa difficolta' te la ritrovi, magari alla fine o magari all'inizio del tuo modificato approccio didattico-comprensivo.
>
> Accade lo stesso con Rovelli: direi che l'ha fatta semplice, ma siamo solo al principio, facendola semplice ha potuto aggirare diversi ostacoli logico concettuali, pero' se volesse continuare su questa strada si ritroverebbe a doverli affrontare poi.
Credo che tu abbia individuato una bella metafora per distinguere la
buona dalla cattiva divulgazione.
Lo scopo di un divulgatore e' di fare da guida verso la cima di una
montagna.
Il cattivo divulgatore ti ci fa avvicinare seguendo un percorso
pianeggiante. Quando sei arrivato alla minima distanza possibile, ti
resta da scalare "solo" una parete verticale con passaggi di sesto grado
superiore.
Il bravo docente fa affrontare subito ai suoi studenti il percorso di
massima pedenza: quando li ha fatti salire quasi allo stesso livello
della vetta, possono arrivarci da soli.
Il bravo divulgatore chiede ai suoi lettori di accompagnarlo lungo un
percorso di pendenza media, ma che comunque ad ogni passo ti fa salire
un po'. Per questo e' apprezzato piu' da chi le cose le sa gia' che dal
gran pubblico: salire (seguire concetti complicati, fare qualche
calcolo) e' fatica. Meglio la pianura della palla appoggiata sul lenzuolo.
Questo scritto (ma veramente e' di Rovelli?) mi e' sembrato, in questo
senso, "cattiva divulgazione". Non e' un apprezzamento negativo verso
Rovelli: anche Hawkings, Penrose, lo stesso Einstein hanno fatto
*pessima* divulgazione.
Esempi di "buona" divulgazione ce ne sono: posso citare per esempio
Ghirardi. Che infatti non e' di facile lettura, e non ha avuto gran
successo se non fra gli addetti ai lavori. Un altro, di cui non ricordo
autore e titolo, l'ho incontrato a 12 anni, sulla relativita'. Faceva a
un certo punto l'esempio di un nuotatore di velocita' c che attraversa
un fiume con corrente a velocita' v, e lo risolveva con strumenti alla
portata di uno studente di scuola media. Non credo di aver capito quella
volta la RR, ma da dove venga fuori il fattore gamma l'ho ricordato ogni
volta che l'ho reincontrato.
--
TRu-TS
Buon vento e cieli sereni
Received on Fri Apr 13 2012 - 16:20:04 CEST
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