Patrizio ha scritto:
> Ora, pero', mi verrebbe voglia di sottoporre alla vostra attenzione un
> qualcosa che non so se sia una 'sensazione', o un fatto fisico reale.
Un po' e un po'...
> Guardando attraverso un binocolo una scena come un campo coltivato,
> con zone delimitate, file di alberi e, piu' in generale, con
> riferimenti spaziali longitudinali (tutti contenuti nella "profondita'
> di campo"), questi appaiono compressi (longitudinalmente, appunto,
> rispetto alla visione ad occhio nudo) come se tra un albero e il
> successivo (o precedente) ci fosse troppo poca distanza (relativa).
L'effetto mi e' perfettamente noto, ed e' strano che tu sia il primo a
mia conoscenza che ne chiede una spiegazione. Complimenti!
> Se questo non e' una mera sensazione, c'e' una spiegazione fisica?
Come ho gia' detto, la spiegazione e' una combinazione di un fatto
fisico e di un gioco a livello cerebrale (quindi non fisologico, ma
non azzardo di chiamarlo "psicologico", perche' siamo secondo a un
livello piu' basso).
> E, se c'e', non potrebbe fare la differenza tra 'ingrandimento' e
> 'avvicinamento', almeno a distanze oggetto non virtualmente a oo,
> ma relativamemte brevi?
In un certo senso...
Vediamo se riesco a dare una spiegazione che meriti anche questa di
essere salvata sul tuo disco :-))
Comincio col dire che il fatto fisico oggettivo e' che se guardi una
scene con un cannocchiale le immagini che si formano sulla retina sono
piu' grandi di quelle che si formano a occhio nudo.
Il rapporto e' praticamente coincidente coll'ingrandimento angolare
del cannocchiale.
E la fisica finisce quasi tutta qui.
Se poi l'interpretazione che ne dai a livello cerebrale sia di un
oggetto piu' grande o piu' vicino, dipende da tutt'altre ragioni: per
es. e' essenziale se l'oggetto osservato ti e' familiare (case,
alberi, persone...).
Dato che di questi oggetti conosci bene le dimensioni, l'unico modo
per conciliare questa conoscenza con l'immagine ingrandita e' di
stimare ridotta la distanza.
Quindi in queste condizioni il cannocchiale _avvicina_.
(Succede l'opposto col Sole o la Luna, ma ora non divaghiamo...)
Esenpio: guardi un albero distante 100 metri e con una chioma di 5
metri, con ingrandimento 10.
A occhio nudo la chioma occupa un angolo di circa 3 gradi, cje col
cannocchiale diventano 30.
Risultato: il tuo cervello piazza l'albero a 10 metri.
Ma l'albero ha anche una profondita', che senza volerlo, in modo
automatico, riesci a stimare, per es. con la "parallasse temporale".
(Il tempo non c'entra: c'entrano invece le tempie.)
Il termine indica uno spostamento della testa nella direzione di un
asse che va da una tempia all'altra, che noi facciamo senza neppure
accorgercene.
Anche con un solo occhio, lo spostamento produce un effetto di
_parallasse_, che fa muovere gli oggetti piu' lontani rispetto a
quelli piu' vicini.
Nel caso dell'albero, le parti vicine della chioma stanno a 97.5
metri, quelle lontane a 102.5 metri. Se sposti la testa di 10 cm, ne
segue uno spostamento apparente (nello stesso vero dello spostamento)
delle parti lontane rispetto a quelle vicine, di un'ampiezza
(10cm/100m)*5m = 5 mm.
Per quanto piccolo, lo spostamento e' apprezzabile, perche' potra' ad
es. far apparire o scomparire il bordo di una foglia lontana
parizalmente coperta da una piu' vicina.
Il cervello e' addestrato a valutare questi spostamenti e a ricavarne
una stima delle dimensioni longitudinali dell'oggetto, che nel nostro
caso sono 5 metri: 5mm * (100m/10cm).
Ora mettiamo il canocchuiale davanti all'occhio.
Come gia' detto, l'albero ci appare a 10 metri.
L'effetto di parallasse rimane inalterato: le foglie si coprono o si
scoprono come prima, per 5mm.
Solo che ora la distanza stimata e' 10 m, non piu' 100; lo stesso
calcolo di prima da' quindi per la profondita':
5mm * (10m/10cm) = 0.5 metri!
E cosi' l'albero ci appare "schiacciato", come se fosse l'elemento di
una scenografia teatrale...
Lo stesso accade naturalmente per la distanza longitudinale tra due
alberi: tutto viene compresso per un fattore 10.
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Elio Fabri
Received on Wed Jun 21 2006 - 21:21:09 CEST