Re: Regolo-calcolatore

From: Anyt <romanox_at_libero.it>
Date: 22 Jun 2006 02:26:18 -0700

Elio Fabri ha scritto:

> A parte la risposta che hai gia' avuta, prima che ti vengano altre
> domande connesse ti inviterei a riflettere bene su che cosa intendi
> quando scrivi "operazione vista da un'altro sistema di riferimento".
>
> La cosa e' tutt'altro che ovvia...

> Poi ti chiedo anche perche metti il trattino in "regolo-calcolatore".
> Non ci va nessun trattino.
> "Regolo calcolatore", come "albero motore", come "avvocato difensore",
> ecc.
> Se ricordo bene, si chiamano "apposizioni".

Parto dalla seconda osservazione non senza prima ringraziarla
dell'attenzione.
Ho "toppato".
Spesso e aggiungo purtroppo, non faccio pi� attenzione al corretto uso
della grammatica in tutti i suoi aspetti e dunque la ringrazio.

Per la prima questione potrei avere qualche spunto di riflessione?
Infatti ero arrivato a pensare una bella fesseria, ossia che l'unit�
fosse un concetto relativo e pari al fattore relativistico
radq(1-v^2/c^2). In tal modo le equazione di Galileo erano uguali a
quelle di Lorentz a meno di quel fattore "unitario" e del termine v/c2
dell'elemento (a41). Quando per� ho fatto la matrice della
trasformazione (il termine a41 era pari a 1/v) mi sono accorto che non
era invertibile!! (assurdo)!!.
Perci� nel secondo post ho detto che dovevo pensare mooolto bene ai
concetti di base.
Grazie.
Received on Thu Jun 22 2006 - 11:26:18 CEST

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