Re: Perche' e' successo? Semi OT

From: Valter Moretti <vmoretti2_at_hotmail.com>
Date: 19 Jun 2006 04:12:49 -0700

theopps75_at_yahoo.it wrote:

> E cose simili si potrebbero fare anche per le docenze... ove potrebbero
> esservi esami pubblici per l'abilitazione alla docenza, e poi la
> selezione del docente fatta con un minimo di potere decisionale da
> parte di un comitato dell'universit� con il supporto di qualche
> referee internazionale... come capita anche altrove...
> In Italia si associa sempre il potere decisionale con la corruzione e
> si fanno sempre concorsi pubblici che poi alla fine servono per
> elimnare le responsabilit� individuali...


Io non ho ricette magiche per risolvere il problema dello stato
pietoso in cui si trova la ricerca in Italia. Per� posso fare qualche
osservazione. In Italia uno vince un concorso ed � finita, � a
posto per sempre, senza che nessuno (nemmeno lui stesso)
sia pi� responsabile, in pratica, di quello che questa persona
far� nel suo lavoro (a meno di non commettere reati penali).

Nella trasmissione "viva la ricerca" questo punto (il meccanismo
di reclutamento dei ricercatori e docenti) era abbastanza
confuso: sembrava si cercasse la legge ideale per la
commissione ideale, imparziale, senza legami con l'universit�
dove si svolge il concorso ecc...ecc...
per evitare di assumere scansafatiche per motivi di baronie,
nepotismo ecc ecc.
Io sono dell'idea che tutto questo appartenga al mondo dei sogni:
le regole per la commissione ideale semplicemente non esistono.
La parola chiave � invece: responsabilit�.
All'estero nella maggior parte dei casi � la Facolt� (una commissione

della) che decide chi assumere all'interno di una short list, con
criteri
propri senza che, a quel livello*, nessuno ci metta il naso.
Il punto � che poi la facolt�, o il gruppo di ricerca �
*responsabile di
chi ha assunto*: i finanziamenti/ i posti futuri ecc... sono dati in
funzione
della qualit� del lavoro (didattica e/o ricerca) svolto anche dal
neoassunto,
dietro giudizi di panels nazionali o molto spesso internazionali.
Se viene assunto un brocco o viene assunta una persona che
"si comporta male", ci rimette tutto il gruppo/facolt�, perch� ne �
direttamente responsabile.
E' chiaro che questo meccanismo pu� funzionare solo se il posto
fisso non esiste o quasi. In effetti in molti paesi esteri il posto
fisso �
solo "asintotico" e vige una lunghissima precariet� virtuale che
pu� convergere ad un posto fisso. Qual'� la controparte?
Il posto fisso non esiste, ma il precariato � pagato **molto bene**
a tutti i livelli. In Italia siamo agli antipodi: gli stipendi sono
molto
pi� bassi degli analoghi negli altri paesi, ma ci� �
controbilanciato
dal "posto fisso" (quando uno ci arriva). Questo � un circolo vizioso
che dovrebbe essere riconosciuto e disinnescato. Ma per farlo ci
vogliono (a parte le ovvie competenze e la volont� politica) I SOLDI.
In Italia la Ricerca, ancora peggio della Scuola e dell'Universit�,
� semplicemente "tollerata", � un piccolo male che bisogna tenersi
per
motivi di immagine o meramente politici...

  Ciao, Valter
Received on Mon Jun 19 2006 - 13:12:49 CEST

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