Re: luminosità di una immagine

From: Elio Fabri <fabri_at_df.unipi.it>
Date: Fri, 09 Jun 2006 09:09:36 +0200

Angelo ha scritto:
> ...
> esiste un meccanismo simile alla TdFche mi permetta di agire su
> E(x,y,t) (o su qualcosa di simile) considerata sul piano di una lente
> ed ottenere, per ciascuna freq., sul piano coniugato, la quantit� di
> luce che ha investito - da ogni punto della scena - la superficie
> della lente?
Che cosa intendi per "piano di una lente"?
Perche' poi parli di "piano coniugato"...
Io avevo parlato di "pupilla di entrata" e di "piano focale".

> Altra domanda a cui chiedo risposta secca �: quanto appena sopra,
> posso applicarlo anzich� al piano della lente a qualsiasi superficie,
> illuminata da qualunque direzione, come ad esempio la superficie della
> mia semisfera (che pu� essere illuminata, inoltre, sia dall'interno
> sia dall'esterno?
Non ho capito che cosa intendi, ma tenderei a dire di no in modo cosi'
generale.

> Anche qui domanda secca: siamo partiti dalla conoscenza di E in
> fuzione del tempo e dei punti dello spazio. Non ci siamo posti il
> problema di come ottenere E:abbiamo solo detto che in teoria si
> possono fare delle valutazioni e che in pratica si possono fare delle
> stime. E' possibile affermare lo stesso in MQ? Cio�: si pu� giungere
> _teoricamente_ agli stessi risultati a cui siamo giunti con l'EM
> classico partendo da una qualche valutazione teorica o stima pratica,
> chess�, degli stati dei fotoni, delle funzioni d'onda, ecc.? Ignorando
> cio� l'elettromagnetismo, e partendo solo dalla MQ si pu� giungere
> teoricamente a valutazioni su intensit�, spettro, ecc?
"Partendo solo dalla MQ" non e' detto bene: devi occuparti della MQ
dei fotoni, non di una MQ generica.
Cio' precisato, la risposta e' affermativa, visto che l'e.m. classico
non e' che un caso limite.

> Con un telescopio riprendo una scena all'infinito, ma non puntiforme.
> ...
> Ma che dimensioni ha il risultato di questa integrazione? Mi verrebbe
> da dire una densit� di potenza: ossia una quantit� che bisogna cmq
> integrare su tutte le direzioni che individuano una porzione finita di
> scena, anche piccolissima (come una stella), per avere la *potenza*
> che realmente raggiunge lo specchio da quella porzioncina.
Guarda che l'integrazione sulla direzione (che e' un angolo) non
cambia le dimenzioni...

> ...
> Cio�, ci tengo a sottolineare che la stella non � un punto nel senso
> "matematico" del termine, ma � cos� piccola che (solo)
> approssimativamente pu� ritenersi che da essa la luce arrivi con _una_
> sola direzione.
>
> Ma se predniamo il sole...beh...le direzioni diventano molte e bisogner�
> integrare lungo le varie direzioni che la luce che proveniente da punti
> diversi del sole percorre.
> Sei il sole divenisse sempre pi� piccolo, queste direzioni si
> "restringerebbero" sempre pi�, e, al tendere a zero delle dimensioi
> del sole, tenderebbe a zero anche la luce che da esso ci giunge. Ora
> da una stella non ci giunge una quantit� nulla di luce, quindi una
> stella � puntiforme solo rispetto ai nostri limiti di risoluzione,
> ecc, ma non pu� matematicamente ritenersi che la luce che proviene da
> essa segue _una_ sola direzione.
>
> E' corretto?
Direi di si', pero' mi rimane un dubbio...
Insomma, e' la tua solita difficolta' con gli integrali? :-)
                                            

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Elio Fabri
c/o Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Fri Jun 09 2006 - 09:09:36 CEST

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