Sar� anche vero che tutto � relativo, ma come la mettiamo con quanto
scritto da MauroM su it.scienza.fisica il giorno 29-05-06?
> Il professore Enrico Bellone si occupa molto di questo aspetto e ho
> seguito un paio di sue conferenze. Per lui la causa principale della poca
> ricerca (in senso quantitativo e non qualitativo) � la scarsa diffusione
> della cultura scientifica negli italiani. Per questo i politici non possono
> permettersi di spendere molti soldi nella ricerca perch� la
> maggior parte degli elettori non capirebbe queste scelte.
Bisogna anche aggiungere che sul versante dei finanziamenti privati
alla ricerca (in questo caso applicata) l'italia � messa malissimo per
via del suo tessuto industriale altamente frammentato.
Ci sono pochissime aziende dotate della struttura e dei fondi necessari
per finanziare programmi interni di R&D (mi vengono in mente la Fiat,
specializzata in cassaintegrazione, la Pirelli, divenuti palazzinari, e
la Telecom, che sembra sia all'avanguardia nella trasmissione di
partite di calcio su telefonini portatili). La restante gran parte di
aziende sono piccole o medie imprese che non possono permettersi di
finianziare nulla che non sia uno scopiazzamento - un adattamento, via
- di quanto gi� trovato dai ricercatori all'estero. Poi ci sono le
filiali delle multinazionali americane e giapponesi che fanno s'
ricerca in Europa, ad esempio in Germania, Francia, Inghilterra... in
italia, il massimo che viene concesso � di progettare il disegno sulle
confezioni.
Siamo diventati un popolo di markettari, purtroppo.
C'� di buono che con l'invecchiamento della popolazione, la difficolt�
a mettere su casa e farsi una famiglia e l'incremento del flusso di
immigrati ci estingueremo nel giro di un centinaio d'anni.
saluti,
Peltio
particolarmente ottimista
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Received on Thu Jun 01 2006 - 16:10:02 CEST